Maria Voce in Thailandia: Focolari in dialogo con i buddisti
“Comunicare Dio Amore. La nuova evangelizzazione oggi”. Al centro del Convegno dei
vescovi dell’Estremo Oriente, amici dei Focolari, che ha preso il via ieri sera in
Thailandia, a Sampran. Tra i partecipanti il neo-vescovo di Islamabad e Rawalpindi,
il nunzio in Thailandia, Salvatore Pennacchio e l’arcivescovo di Bangkok, Francis
Xavier Kriengsak. Vivo interesse ha suscitato questa mattina l’esperienza di dialogo
con i buddisti vissuta in questi giorni a Chiang Mai a cui è intervenuta anche la
presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, che dall’inizio di gennaio sta
compiendo un viaggio in Estremo Oriente. Mentre il moltiplicarsi di atti di violenza
contro i cristiani per mano di forze minoritarie mostrano le religioni come causa
di conflitto, in Thailandia in questi giorni, è emersa ben altra immagine: buddisti
e cristiani, interpellati da sfide globali, quali collasso dei valori e crisi economica,
hanno mostrato le risposte che nascono dai fondamenti delle loro religioni: la compassione
buddista e l’amore cristiano. E’ avvenuto nei 5 giorni del Simposio internazionale
a cui erano presenti in 200 da 20 Paesi dell’Estremo Oriente, Italia e Gran Bretagna.
Organizzato dalla principale università buddista di Chiang Mai, città dai 100 templi
nel nord della Thailandia, in collaborazione con il movimento laico buddista giapponese
Rissho Kosei Kai e il Movimento dei Focolari. Momento culmine, la sessione dedicata
al mistero del dolore, centrale per buddismo e cristianesimo. Il punto di incontro
più profondo. Buddha indica nello spegnimento di attaccamenti, passioni e desideri,
la via per liberarsi dal dolore e raggiungere l’illuminazione. Per i cristiani il
mistero del dolore conduce al crocifisso. “Gesù sulla croce – ha spiegato Maria Voce
richiamando l’esperienza diretta di Chiara Lubich - giunge a gridare l’abbandono del
Padre, perché sulla terra ogni dolore sia trasformato in amore, ogni vuoto riempito,
ogni rapporto spezzato, ricomposto”. Sorprende la testimonianza di un monaco buddista:
Pra Maha Thongrattana Thaworn, soprannominato da Chiara 'Luce Ardente': “Non capivo
nulla di cristianesimo e avevo paura ad entrare in una Chiesa, pensando a quella figura
crocifissa. Chiara mi ha dato tanta sapienza indicandomi che la croce è la misura
più alta dell’amore di Gesù”. In un’intervista, il sottosegretario del Pontificio
Consiglio per il dialogo interreligioso, il thailandese mons. Andrew Vassanu, parla
di un salto in avanti. Per la profondità degli interventi, per il clima di comunione
che si è creato e che ha fatto crollare i muri di incomprensione dovuti spesso ad
assenza di comunicazione. (A cura di Carla Cotignoli)