Cooperazione permanente dei Paesi sudamericani per Haiti
La costituzione immediata di un fondo pari a 220 milioni di euro, lo stabilimento
di “una cooperazione permanente con Port-au-Prince”, l’appello alle nazioni ricche
perché cancellino i debiti pregressi contratti dal governo di Haiti: questi i principali
punti concordati ieri a Quito, capitale dell’Ecuador, dall’Unione delle nazioni sudamericane
(Unasur). Riuniti in un vertice straordinario dedicato alla ricostruzione di Haiti
in seguito al distruttivo sisma dello scorso 12 gennaio, il vertice dei capi di Stato
sudamericani - riferisce l'agenzia Zenit - ha avviato una strategia comune che sarà
ulteriormente definita il prossimo 20 febbraio a Cancún (Messico) subito dopo la quale
le misure decise entreranno in vigore. Il fondo (per un terzo garantito dall’Unasur
e per la restante parte dalla Banca interamericana di sviluppo) sarà utilizzato per
affrontare immediate emergenze, ma soprattutto per sostenere la ricostruzione delle
infrastrutture stradali, energetiche, sanitarie e agricole. Aiuti, è stato precisato,
che saranno garantiti nel pieno rispetto della sovranità della nazione caraibica.
A Quito era presente anche il presidente haitiano René Préval cui è stato affidato
il compito di fissare le priorità del suo paese: “Donare quando non si ha, rende ancor
più prezioso il dono – ha detto Préval – il Sud coopererà con un paese del Sud, e
questo è particolarmente significativo”. Intanto, mentre da Port-au-Prince arrivano
notizie di nuove vittime dovute a crolli, il governo ha aggiornato il bilancio ufficiale
dei morti causati dal terremoto, passati da 212.000 a 230.000, e dei feriti, stimati
in circa 300.000. (A.L.)