Il leader dell’opposizione ucraina, il filorusso, Viktor Yanukovich ha vinto ufficialmente
le elezioni presidenziali, chiudendo definitivamente la stagione della cosiddetta
“rivoluzione arancione” del 2004. Il distacco sulla premier in carica, Iulia Timoshenko,
è di poco superiore ai 3 punti percentuali, ma per gli osservatori elettorali dell’Osce,
l’Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa, la consultazione elettorale
è stata un esempio di democrazia. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Julia Timoshenko
sconfitta nella corsa per le presidenziali in Ucraina non si dà per vinta e annuncia
una serie di ricorsi denunciando brogli elettorali. Pronti a scendere di nuovo in
piazza sia i sostenitori della Timoshenko, ma anche quelli di Yanukovich. A Fulvio
Scaglione, vice direttore di Famiglia Cristiana ed esperto di Europa orientale, Stefano
Leszczynski ha chiesto se questa situazione possa essere paragonata a quella che diede
vita alla rivoluzione arancione: