Sinodo Anglicano: al centro dei lavori l'ordinazione episcopale delle donne
Nessuna misura speciale per accomodare le parrocchie contrarie all’ordinazione delle
donne vescovo con vescovi indipendenti o diocesi separate all’interno della Chiesa
di Inghilterra. Questa la conclusione cui è giunto il “Revision committee”, comitato
al quale la Chiesa anglicana ha affidato nei mesi scorsi il compito di trovare una
soluzione che potesse accomodare chi si oppone all’ordinazione delle donne vescovo
e sperava di vedersi riconoscere autonomia rispetto a un eventuale vescovo donna.
Ieri pomeriggio il vescovo di Manchester e presidente del comitato, Nigel Mc Culloch,
è intervenuto per fare al Sinodo generale (riunito fino al 12 febbraio a Londra) il
punto dei lavori del Comitato. La decisione - riferisce l'agenzia Sir - di permettere
alle donne di diventare vescovo ha provocato una forte protesta da parte dell’area
più conservatrice della Chiesa anglicana che aveva chiesto il permesso di rifiutarsi
di servire sotto una donna vescovo. “Dopo oltre sei mesi di lavoro abbiamo respinto
ogni ipotesi che comportasse il conferimento di qualche forma di giurisdizione a qualcuno
che non fosse il vescovo diocesano”, ha concluso il vescovo Mc Culloch. Sono insomma
i vescovi diocesani - uomini o donne - a decidere. La parola torna al Sinodo che nei
prossimi mesi dovrà riesaminare l’intera legislazione sulla quale ha lavorato il comitato
di revisione. (R.P.)