Salvo il bambino di Gaza colpito da tumore al fegato
È stato operato e sta bene. Si tratta di Muath, il piccolo palestinese giunto con
suo padre a Roma il 17 dicembre scorso, dopo aver lasciato la Striscia di Gaza. “Anna
Clerico, direttrice del reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I,
ha atteso qualche giorno prima di rendere la notizia ufficiale”. Lo ha riferito Benedetta
Paravia, portavoce dell’associazione “Angels Onlus” che, grazie alla Farnesina, ha
potuto organizzare il ricovero di Muath, colpito da una massa tumorale situata al
centro del fegato. Lo scorso 3 febbraio il piccolo, su decisione dei medici, è stato
trasferito al Bambin Gesù e sottoposto ad un complesso intervento chirurgico di asportazione
del cancro. L’operazione, durata 7 ore, è stata condotta dal professor De Ville, dell’ospedale
pediatrico e dal professor Cozzi, dell’Umberto I, dove il piccolo ha fatto ritorno.
Se Muath fosse rimasto nella striscia di Gaza, vi sarebbero state poche speranze di
sopravvivenza, a causa della mancanza di strutture ospedaliere idonee e delle critiche
condizioni igieniche. Il papà del piccolo ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso
a suo figlio di salvarsi. “Ora non vedo l’ora di tornare a Gaza da mia moglie e da
mia figlia”, ha dichiarato felice. (F.C.)