Rientrati in patria per partecipare alle operazioni di soccorso ed assistenza alle
vittime del sisma dello scorso 12 gennaio. Sono gli haitiani residenti in Nordamerica,
per lo più infermieri, medici, psicologi e tecnici, come riferisce l’agenzia Misna.
Stanno mettendo a disposizione di Haiti le loro professionalità con il vantaggio di
parlare creolo e francese, le due lingue ufficiali del Paese caraibico. In effetti,
proprio il problema della lingua ha caratterizzato il coordinamento degli aiuti, gestiti
in massima parte dagli Stati Uniti. Si sono dunque registrati problemi di comunicazione
che hanno portato a diversi problemi nel campo dei soccorsi. Ora, con l’arrivo di
haitiani madrelingue, la situazione dovrebbe migliorare. Intanto, il numero ufficiale
delle vittime del terremoto è salito a 212.000, mentre almeno 1 milione di persone
risultano sfollate. (F.C.)