Rapporto sulla stampa free press: chiusura di molte testate e calo di 5 milioni di
copie nel 2009
Scende a sorpresa del 12% la diffusione nel mondo dei quotidiani gratuiti, percentuale
che sale al 18% in Europa, dove ne vengono distribuiti il 60% sul totale, mentre nelle
Americhe e in Asia il calo è stato del 3%. La perdita complessiva è di 5 milioni di
copie. La quota della stampa free press è infatti triplicata fra il 2003 e il 2007,
passando da 14 a 42 milioni di copie. Nel 2008 però la tendenza si è fermata allo
stesso livello dell’anno prima, mentre nel 2009 i quotidiani free hanno cominciato
a calare in maniera rapida fino a raggiungere 37 milioni di copie, alla fine dello
scorso anno. Sono i dati riportati dall’agenzia Lsdi-Libertà di stampa Diritto all’informazione,
che evidenzia come chiusure e tagli abbiano portato meno concorrenza, tanto che nella
maggioranza dei Paesi si è affermato il monopolio di alcuni gruppi editoriali. Guardando
in dettaglio al mercato europeo, in Gran Bretagna sono rimasti solo 3 quotidiani gratuiti
(Metro, City AM ed Evening Standard), dopo la chiusura di una dozzina di testate.
In Svezia è sopravvissuto solo uno dei 3 giornali nazionali free; in Danimarca 2 su
5 hanno chiuso, oltre a tutte le testate locali; in Spagna il numero dei giornali
gratuiti è crollato da 34 del 2006 a 14 di oggi; in Svizzera delle 8 testate presenti
sul mercato nel 2008 ne sono rimaste in piedi solo 3. In Germania nell’ultimo decennio
sono stati lanciati 12 titoli, tutti soppressi. L’Europa orientale (Bulgaria, Ungheria,
Repubblica Ceca, Ukraina, Polonia, Croazia, Turchia) mostra lo stesso panorama: meno
titoli e calo di diffusione. Tutti i giornali rimasti hanno proceduto a chiusure di
redazioni e tagli nella distribuzione. (A cura di Roberta Gisotti)