India: commemorato il 75.mo anniversario della Consacrazione di Bandra a Cristo Re
Oltre 5mila sacerdoti, religiosi e fedeli hanno partecipato ieri alla messa di commemorazione
del 75° anniversario della consacrazione di Bandra (Mumbai) a Cristo Re, presso la
scuola Sant'Andrea. Il Santissimo Sacramento - riferisce l'agenzia AsiaNews - è stato
portato in processione lungo le vie della zona, su un carro coperto di fiori, con
canti di lode, salmi e striscioni celebrativi. Il cardinale Oswald Gracias, presidente
della Conferenza episcopale indiana, ha presieduto la messa e in una vibrante omelia
ha invitato tutti i fedeli a non avere paura di testimoniare il regno di Cristo, fattore
di pace e di armonia, e a vivere la preghiera anzitutto in casa e nella famiglia.
Il porporato ha invitato tutti a “non ricordare soltanto, ma a rinnovare la consacrazione,
che significa avere Dio come proprio Re. Un Re è colui le cui leggi sono seguite,
è un capo che indica la strada. Oggi i re non sono popolari, ma Cristo è un Re il
cui regno - come dice il Vangelo - non è di questa terra. Cristo desidera essere Re
delle nostre vite, dei nostri cuori, delle nostre case e del nostro spazio interiore.
Accettare Cristo come Re significa accettare il Suo insegnamento evangelico, è un
invito a seguire Cristo in modo completo”. Il porporato ha ricordato la risposta del
Mahatma Gandhi quando Stanley Jones gli chiese cosa i cristiani devono fare per essere
veri cittadini indiani: “Voi cristiani – disse Gandhi - dovete seguire Cristo in modo
pieno, non dovete trascurare il Vangelo, dovete vivere con Amore in modo forte e motivato”.“Oggi
– ha ribadito il cardinale Gracias - che noi celebriamo questo anniversario, dobbiamo
seguire Cristo in modo pieno, non dobbiamo trascurare il Vangelo, dobbiamo vivere
con Amore in modo forte e motivato”. Una speciale attenzione è stata rivolta alle
famiglie, istituzione che deve essere preservata dalle molte minacce della società
moderna. “Noi viviamo in un ambiente non cristiano, ed è possibile che la sola luce
di Cristo che la gente vede, sia la nostra vita. La sola dimostrazione del Vangelo
che diamo a milioni di persone è la nostra vita. La vita di Madre Teresa ha mostrato
alla gente il volto di Dio. La vita dei nostri missionari, che si dedicano instancabili
al servizio comune, nelle città come in zone rurali remote, mostra alla gente la volontà
di Cristo. Questa è la missione di religiosi e fedeli laici: mostrare l’amore l’uno
verso l’altro e verso gli estranei. Le nostre istituzioni, le nostre case siano luoghi
dove prestare servizio agli altri”. “Questo significa avere Cristo come Re”. “Se Cristo
è il nostro Re (ed Egli lo è), - ha concluso il cardinale Gracias - è nostro dovere
diffondere il Regno di Gesù, il Regno dello spirito, di amore, pace, gioia e giustizia”.
(R.P.)