2010-02-08 14:32:39

Il cardinale Bertone presiede la Messa per i 10 anni della Beatificazione di Pio IX


Benedetto XVI ha voluto manifestare la propria vicinanza spirituale ai fedeli che ieri pomeriggio a Roma, nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, hanno preso parte alla Messa presieduta dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, per ricordare il decimo anniversario della Beatificazione di Pio IX. Ha affidato al porporato, il Papa, il compito di manifestare i suoi saluti. Nel giorno della memoria liturgica del Pontefice Beato, il cardinale Bertone ha sottolineato il vigore spirituale che ha caratterizzato Papa Pio IX, definito un vero “pastore d’anime”. Il servizio di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

Quello di Pio IX – Giovanni Maria Mastai Ferretti, nato a Senigallia il 13 maggio del 1792 – è stato il Pontificato più longevo, dopo quello di Pietro. Al timone della Chiesa per oltre 31 anni, il Papa beatificato da Giovanni Paolo II nel 2000, è stato protagonista di rilevanti eventi storici, tra i quali la Questione Romana e le grandi riforme dello Stato Pontificio.
 
Come ha ricordato nella sua omelia il cardinale Tarcisio Bertone, Pio IX “rilanciò senza sosta la Chiesa del suo tempo sulla via della missione, in una logica di fedele adesione a Cristo e di docilità al Magistero ecclesiale”. A lui, ha aggiunto il porporato, si deve la convocazione - il 29 giugno del 1868 – del Concilio Ecumenico Vaticano I, la Costituzione dogmatica Dei Filius sulla fede cattolica e la Pastor aeternus sul primato del Pontefice.
 
“Durante il suo Pontificato ebbe attenta cura della formazione del clero – ha detto il cardinale segretario di Stato – e, ancora oggi, è di grande attualità la lettera sulla disciplina del Clero in Irlanda Nemo certe ignorat del 25 marzo 1852, dove fra l’altro si legge: ‘Ognuno di voi sa benissimo quanto sia importante per la Chiesa, soprattutto in tempi tanto avversi, avere ministri idonei, che non possono venire se non da chierici ottimamente formati. Perciò, venerabili fratelli, non desistete mai dal dedicare tutte le vostre cure e i vostri pensieri con indefesso zelo, affinché gli adolescenti chierici, fin dai primi anni, siano tempestivamente educati ad ogni pietà, virtù e spirito ecclesiastico, e siano accuratamente istruiti sia nelle umane lettere, sia nelle più severe discipline, specialmente quelle sacre…’”.
 
Singolare, nella vita di Pio IX, la guarigione, dopo un pellegrinaggio a Loreto, dagli attacchi epilettici causati da un trauma cranico riportato in giovane età dopo una caduta in un torrente. L’allora studente di teologia la attribuì ad una grazia ricevuta e nel corso della sua esistenza fu tanta la devozione alla Madonna, contemplata come “icona di purezza e simbolo della Chiesa pellegrina nel tempo”.
 
“Papa dell’Immacolata” viene anche chiamato Pio IX, ha aggiunto ancora nella sua omelia il cardinale Bertone, poiché, firmando la bolla Ineffabilis Deus l’8 dicembre del 1854, proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione.
 
Un Papa “desideroso di promuovere una vita spirituale più intensa – Pio IX – intento soprattutto a praticarla con la vita e con l’esempio, in un cammino di autentica spiritualità e di personale e docile adesione a quel Cristo che lo aveva chiamato a seguirlo”.
 
Amava stare tra la gente, ebbe attenzione per i ragazzi abbandonati, i poveri e gli anziani. Elargì numerose elemosine; vescovo a soli 35 anni, giunto nell’arcidiocesi di Spoleto, impegnò i propri mobili per aiutare i più bisognosi. Fondò istituti per bambini e giovani e ancora ricoveri per la terza età. Credeva molto negli Ordini e nelle Congregazioni religiose; in essi, diceva, “la Chiesa trova aiuto, appoggio e sostegno in ogni maniera”. E non sono da dimenticare i suoi incoraggiamenti alle missioni e all’unità dei cristiani. Attribuiva molta importanza all’Eucaristia quotidiana e in uno dei suoi scritti si legge: “Gesù fa una vita attiva anche dentro il Tabernacolo e pensa, amoroso Pastore, a ravvivare le morte pecorelle, a consolare le afflitte, a regolare tutto il mondo”.
 
Le spoglie del Beato Pio IX sono custodite oggi a Roma nella Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, era suo desiderio esservi sepolto per rimanere accanto al suo popolo.







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