Filippine: la Chiesa invia 45 mila volontari per evitare brogli alle prossime elezioni
In vista delle elezioni di maggio la Chiesa invia oltre 45mila volontari nelle varie
parrocchie del Paese per monitorare i seggi elettorali, denunciare i brogli e sensibilizzare
la popolazione a un voto responsabile. Il nome del gruppo è Parish Pastoral Council
for Responsable Voting (Ppcrv) ed è un’iniziativa della Conferenza episcopale filippina.
Attraverso una campagna di informazione inaugurata a Manila - riferisce l'agenzia
AsiaNews - i volontari del Ppcrv insegneranno alla gente l’utilizzo dei nuovi sistemi
di scansione elettronica dei voti predisposti dal governo. “Il nostro compito è quello
di controllare il comportamento degli elettori – afferma Henrietta de Villa responsabile
del Ppcrv – quando le persone sanno che devono votare con responsabilità, la frequenza
dei brogli cala”. “La missione della Chiesa – continua – è anche quella di aiutare
il Paese ad avere elezioni libere e limpide, che è uno dei principali problemi della
nostra Nazione”. Le elezioni filippine sono da sempre occasione di compravendite
di voti, intimidazioni e frodi. Ciò è dovuto al sistema “feudale” che caratterizza
le famiglie dei candidati e il clima elettorale sfocia spesso in omicidi e violenze
a danno della popolazione. Dopo i fatti di sangue legati alle elezioni avvenuti a
Maguindanao lo scorso 23 novembre, il governo ha realizzato per il 2010 un nuovo sistema
automatico di conta dei voti. Esso consiste in una lettura ottica fatta da un computer
delle schede elettorali che mira a limitare l’intervento umano nel controllo delle
votazioni. Con il precedente sistema erano infatti gli osservatori elettorali assoldati
dai canditati a controllare in modo manuale ogni singolo voto. (G.C.)