Benedetto XVI alla Plenaria del dicastero per la Famiglia: i bambini vogliono essere
amati da una madre e da un padre
La famiglia è l’aiuto più grande che si può offrire ai bambini: così, Benedetto XVI
stamani nel discorso ai partecipanti alla XIX Plenaria del Pontificio Consiglio per
la Famiglia, ricevuti in Vaticano. Il Papa ha ribadito la necessità di far crescere
i figli in una famiglia unita e stabile. Nel suo discorso, il Pontefice ha deprecato
con forza gli abusi compiuti su minori da alcuni figli della Chiesa. La Plenaria è
stata aperta in mattinata da una Messa celebrata dal cardinale segretario di Stato,
Tarcisio Bertone. L’indirizzo di omaggio al Papa è stato rivolto dal cardinale Ennio
Antonelli, presidente del dicastero. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Solo ponendo
Cristo al centro dell’esistenza personale e di coppia è possibile vivere l’amore autentico
e donarlo agli altri”: è quanto affermato da Benedetto XVI, che nel suo appassionato
discorso ha innanzitutto sottolineato la insostituibilità dell’ambiente famigliare
per la crescita e il benessere dei bambini: “E’ proprio la famiglia,
fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, l’aiuto più grande che si possa offrire
ai bambini. Essi vogliono essere amati da una madre e da un padre che si amano, ed
hanno bisogno di abitare, crescere e vivere insieme con ambedue i genitori, perché
le figure materna e paterna sono complementari nell’educazione dei figli e nella costruzione
della loro personalità e della loro identità. E’ importante, quindi, che si faccia
tutto il possibile per farli crescere in una famiglia unita e stabile”. A
tal fine, ha proseguito il Pontefice, “occorre esortare i coniugi a non perdere mai
di vista le ragioni profonde e la sacramentalità del loro patto coniugale e a rinsaldarlo
con l’ascolto della Parola di Dio”. E ancora, con “la preghiera, il dialogo costante,
l’accoglienza reciproca ed il perdono vicendevole”: “Un ambiente familiare
non sereno, la divisione della coppia dei genitori, e, in particolare, la separazione
con il divorzio non sono senza conseguenze per i bambini, mentre sostenere la famiglia
e promuovere il suo vero bene, i suoi diritti, la sua unità e stabilità è il modo
migliore per tutelare i diritti e le autentiche esigenze dei minori”. Il
Papa ha dedicato gran parte del suo discorso proprio ai diritti dell’infanzia, tema
su cui è incentrata la Plenaria per il dicastero della famiglia. “La Chiesa – ha rammentato
– lungo i secoli, sull’esempio di Cristo, ha promosso la tutela della dignità e dei
diritti dei minori e, in molti modi, si è presa cura di essi”. Al contempo, Benedetto
XVI non ha mancato di stigmatizzare gli abusi compiuti a danno dei minori da alcuni
figli della Chiesa: “Purtroppo, in diversi casi, alcuni dei suoi membri,
agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti: un comportamento
che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e di condannare. La tenerezza
e l’insegnamento di Gesù, che considerò i bambini un modello da imitare per entrare
nel regno di Dio, hanno sempre costituito un appello pressante a nutrire nei loro
confronti profondo rispetto e premura”. “Chi scandalizza uno di questi
piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo
e venga gettato nel mare”: Il Papa ha richiamato le “dure parole” di Gesù contro chi
scandalizza i piccoli, riportate nel Vangelo di Marco. Parole, ha ribadito, che “impegnano
tutti a non abbassare mai il livello di tale rispetto e amore”. Per questo, ha affermato,
anche la Convenzione sui diritti dell’infanzia “è stata accolta con favore dalla Santa
Sede, in quanto contiene enunciati positivi circa l’adozione, le cure sanitarie, l’educazione,
la tutela dei disabili e la protezione dei piccoli contro la violenza, l’abbandono
e lo sfruttamento sessuale e lavorativo”. Il Papa ha quindi rivolto il suo pensiero
al “Vademecum per la preparazione al matrimonio” in elaborazione al dicastero, auspicando
in particolare un percorso di catechesi ed esperienze vissute per i fidanzati. La
celebrazione del matrimonio, ha soggiunto, deve essere percepita dai fedeli e particolarmente
da quanti vi si preparano, come “un dono per tutta la Chiesa, un dono che contribuisce
alla sua crescita spirituale”: “E’ bene, inoltre, che i Vescovi
promuovano lo scambio delle esperienze più significative, offrano stimoli per un serio
impegno pastorale in questo importante settore e mostrino particolare attenzione perché
la vocazione dei coniugi diventi una ricchezza per l’intera comunità cristiana e,
specialmente nel contesto attuale, una testimonianza missionaria e profetica”.
Benedetto XVI si è inoltre soffermato sulle iniziative e gli eventi promossi
in questo periodo dal dicastero vaticano, in vista del VII Incontro Mondiale delle
Famiglie, in programma a Milano nel 2012. In particolare, ha parlato del progetto
“La famiglia soggetto di evangelizzazione” e del progetto “La famiglia risorsa per
la società”. Iniziative, ha affermato il Papa, che servono a “far crescere la consapevolezza
del fondamentale valore della famiglia per la vita della Chiesa e della società”.
Dal Pontefice infine un commosso ricordo del cardinale Trujillo, spentosi nell'aprile
2008, che per 18 anni ha guidato il dicastero vaticano "con appassionata dedizione
alla causa della famiglia e della vita nel mondo di oggi".