Intervento all'Unesco di Jean Vanier, il 10 febbraio, sulla fragilità della natura
umana
Alla vigilia della Giornata Mondiale del Malato, il fondatore dell'Arca e coofondatore
di Fede e Luce, Jean Vanier, pronuncerà il 10 febbraio un intervento nella sede dell'Unesco
di Parigi sul tema “Dall'infanzia all'età avanzata, come accogliere la vulnerabilità?”.
Durante questa conferenza-incontro, rende noto l’agenzia Zenit, verranno affrontate
questioni come la fragilità del bambino e il mito della perfezione della gioventù.
Si parlerà anche di come accompagnare le persone care quando invecchiano e soprattutto
di come educatori e assistenti possano aiutare meglio gli anziani vulnerabili. Alla
domanda “Lei compirà 80 anni. Cosa sperimenta in questa tappa della sua vita?”, Jean
Vanier ha risposto sulla pagina web dell'Ufficio cristiano dei portatori di handicap.
“La mia speranza e la mia preghiera è che quando arriverà per me il momento della
debolezza possa sempre accettare e rallegrarmi di ciò che mi viene dato”, ha confessato.
“La vita umana inizia e termina nella fragilità – ha aggiunto –. Durante tutta la
nostra vita siamo avidi di sicurezza e dipendenti dalla tenerezza”. “E' la nostra
vulnerabilità fondamentale... Si unisce a noi nel nostro presente e nel nostro futuro
prossimo o lontano”, ha continuato. Come camminare verso un amore più grande senza
diventare preda delle nostre paure? “Amare è essere vulnerabili”. Jean Vanier è il
fondatore dell'Arca, una Federazione internazionale che riunisce più di 130 comunità
che accolgono persone con handicap mentali, e coofondatore dell'associazione Fede
e Luce, che riunisce oltre 1.500 comunità in 78 Paesi. (V.V.)