Domani a Roma Plenaria del Pontificio Consiglio per la famiglia: al centro dei lavori
un vademecum per la prepararazione al matrimonio
Priorità pastorali per la famiglia, un vademecum per la preparazione al matrimonio,
il servizio all’infanzia e per la difesa dei diritti dei bambini. Ruoterà intorno
a questi tre temi la prossima plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che
si apre a Roma domani, a cui prenderanno parte i 150 membri del Dicastero vaticano.
E’ un Consiglio ampiamente rinnovato dopo le nomine del nuovo presidente, il cardinale
Ennio Antonelli, e del nuovo segretario, il vescovo Jean Laffitte, ma anche di
diversi membri, anche laici. Andranno ad affiancare i membri ancora in carica, nove
nuove coppie di coniugi in rappresentanza dei diversi continenti e associazioni familiari,
e diciassette nuovi consultori. Ascoltiamo alcune anticipazioni sull’Assemblea plenaria,
nell’intervista di Pietro Cocco con il cardinale Antonelli, a cominciare dalla
bozza del vademecum per la preparazione al matrimonio:
R. – Si
avverte sempre più l’urgenza di una preparazione seria al matrimonio per assicurare
non solo la fruttuosità del matrimonio stesso, ma perfino la validità, perché oggi
non si può dare per scontata. E’ necessaria quindi preparazione seria, attraverso
possibilmente un itinerario prolungato e non solo dottrinale, ma anche pratico, di
fede e di vita cristiana. Ci sono poi altre forme più facili come quelle dei corsi,
dei percorsi brevi, ma sempre devono essere impostati con grande serietà e progressivamente.
E’ necessario puntare su itinerari di preparazione a modo di catecumenato. E’ già
detto questo nell’Esortazione apostolica “Familiaris consortio” di Giovanni Paolo
II. Viceversa, nel secondo e nel terzo giorno, si parlerà soprattutto dei diritti
dei bambini.
D. – E’ ricorso proprio alla fine del
2009 il 20.mo della Convenzione sui diritti del bambino. Un altro soggetto della famiglia
a cui voi guardate con grande attenzione?
R. – A
me preme sottolineare soprattutto una cosa e cioè che bisogna far emergere sempre
più e in primo piano i diritti dei bambini, la prospettiva-bambini. La prospettiva-famiglia
potrebbe essere rafforzata, sottolineando proprio nella famiglia i diritti dei bambini,
la prospettiva-bambini. Faccio qualche esempio: i bambini hanno diritto ad avere un
padre e una madre e questo per la loro identità personale, per la loro crescita equilibrata.
Ci sono tanti dati statistici che confermano come la presenza di ambedue i genitori
sia fondamentale per l’equilibrio e per la felicità stessa dei bambini. Secondo me
la prospettiva-bambini dovrebbe essere posta al centro delle politiche familiari per
rafforzare la stessa prospettiva-famiglia.