Ucraina: messaggio dei leader religiosi per il ballottaggio di domani
Alla vigilia del ballottaggio di domani per l’elezione del capo dello Stato, il Consiglio
delle Chiese e delle organizzazioni religiose di tutti gli ucraini (Auccro) ha diffuso
un appello a recarsi alle urne, nel quale invita gli elettori a scegliere il più meritevole
fra due candidati, Viktor Janukovyc e Julija Tymoshenko. Il messaggio, pubblicato
ieri e ripreso dall’Osservatore Romano, esorta dunque “a non votare contro”, per
esempio non recandosi alle urne o annullando la scheda elettorale. L’Ucraina è “uno
Stato democratico dove i cittadini hanno il diritto di scegliere liberamente il presidente”
si legge ancora nel documento. Tale diritto, sottolinea l’Auccro, è “una grande conquista
ma comporta anche una grande responsabilità di ciascuno”. Pertanto “esortiamo tutti
gli elettori a recarsi ai seggi e a fare una scelta conscia votando per la persona
che, per voi, è meritevole di essere il presidente dell’Ucraina, il garante dell’indipendenza
dello Stato, della sua sovranità e dello sviluppo sociale e spirituale della nazione”.
I leader religiosi ucraini mettono inoltre in guardia gli elettori: “Non permettete
a nessuno di comprarvi, non vendete i vostri voti per soldi, favori o promesse, e
siate degni dell’alto titolo di uomo e cittadino”. Non c’è Stato al mondo senza leadership,
spiega il Consiglio delle Chiese e delle organizzazioni religiose, per il quale, “se
restiamo indifferenti all’elezione del presidente o votiamo contro, la scelta sarà
fatta lo stesso ma senza la nostra partecipazione”. Una cosa da evitare, poiché il
compimento del diritto di scegliere è “un dovere civico”. Il messaggio è firmato dalla
Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca, dalla Chiesa ortodossa del Patriarcato
di Kiev, dalla Chiesa ortodossa autocefala, dalla Chiesa greco-cattolica, dall’Unione
dei battisti cristiani evangelici, dall’Unione delle associazioni dei cristiani di
fede evangelica, dai pentecostali, da altre Chiese cristiane e da organizzazioni religiose
musulmane. (M.G.)