Brasile: iniziativa della Chiesa contro la corruzione elettorale
Il Movimento per la lotta contro la corruzione elettorale (Mcce) in Brasile, guidato
dalla Chiesa cattolica e da diversi attivisti sociali, oggi ha presentato nuovamente
al Congresso la richiesta di non modificare il progetto di legge che pone il veto
alla partecipazione alle elezioni di ottobre, per i candidati che abbiano procedimenti
giudiziari. L'organizzazione - riferisce l'agenzia Fides - ha dichiarato di essere
aperta al dialogo per discutere il progetto, chiamato anche "Legge della scheda pulita"
e che si trova all’esame della Camera dei deputati, ma si oppone a "cambiamenti radicali"
dell'iniziativa, come proposto dai congressisti del governo e dai parlamentari dell’opposizione.
Il disegno di legge è stato consegnato al Congresso a settembre 2009 con il sostegno
di un milione e mezzo di firme raccolte dal Mcce. La votazione è prevista per marzo
e le sanzioni previste, per far sì che entra in vigore nelle presidenziali, legislative
e di governatore nel mese di ottobre, dovrebbero essere definite al più tardi a giugno.
“La società brasiliana non si aspetta nuovi ritardi nella discussione e nell'approvazione
di questo tema che viene come prima cosa negli interessi di tutti i cittadini” ha
scritto in una dichiarazione il Segretario generale della Conferenza nazionale dei
vescovi del Brasile, mons. Dimas Lara Barbosa. Per i politici di alto livello coperti
dal "foro privilegiato", che permette loro di non essere giudicati dal corpo giudiziario
ordinario, la normativa proposta prevede il diritto di veto, senza una condanna in
primo grado e sarebbe sufficiente che un tribunale accettasse la denuncia. (R.P.)