2010-02-05 15:13:37

Mons. Zimowski per la Giornata del malato: la persona sia al centro dell'impegno sanitario


Sono diverse le celebrazioni e le iniziative previste per il 25.mo anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e per la 28.ma Giornata Mondiale del Malato. A presentarli sono stati stamani, nella Sala Stampa della Santa Sede, mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, e mons. Jean-Marie Musivi Mpendawatu, sottosegretario del medesimo dicastero. Il servizio di Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

“La Chiesa al servizio dell’amore per i sofferenti” - titolo del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale del Malato - sarà il motivo conduttore delle celebrazioni, in programma dal 9 all’11 febbraio prossimi. Per il 25.mo anniversario dell’istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari e per la 28.ma Giornata Mondiale del Malato sono stati organizzati un concerto, una mostra di pittura ed un simposio internazionale. Il prossimo 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, la Giornata Mondiale del Malato sarà inoltre scandita dalla Santa Messa presieduta da Benedetto XVI e dalla processione eucaristica - con le reliquie di Santa Bernadette e la Statua della Vergine di Lourdes - che terminerà in Piazza San Pietro. Presentando questi eventi mons. Zimowski ha affermato che la persona malata deve essere il “punto focale” dell'impegno nell'ambito sanitario. L’obiettivo della pastorale della salute - ha aggiunto - è di dare sostegno a chi soffre, anche quando la guarigione non è possibile:
 
“La pastorale della salute, la sua attenzione all’integrità della persona è necessaria alla medicina, non soltanto per fornire le basi degli impegni etici e morali, ma anche per sostenere gli atteggiamenti e la prassi degli operatori sanitari per un’adeguata assistenza nel tempo a chi si trova nel dolore della malattia”.

 
Mons. Mpendawatu ha aggiunto che i malati sono i veri protagonisti dell’azione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari:

 
“Sono loro che offrendo le loro sofferenze, in comunione con Cristo sofferente, contribuiscono spiritualmente alla salvezza degli uomini. In questo senso vengono lette le parole del Papa nel suo messaggio quando chiede ai malati di pregare e di offrire la loro malattia, le loro sofferenze per la santificazione dei loro sacerdoti, per la fecondità del loro ministero sacerdotale”.

 
Nel mondo la Chiesa ha oltre 117 mila centri sanitari per il supporto e la formazione degli agenti della pastorale sanitaria. Il fulcro di questo apostolato è iscritto nel rapporto con il malato, come sottolinea mons. Jean Marie Musivi Mpendawatu:

 
“L’importanza è di umanizzare anche questo rapporto con il malato che rimane una persona con una dignità, con dei diritti; ad esempio il diritto di essere sempre riconosciuto non solo come un mezzo ma come un fine, come il centro di tutto il sistema socio-sanitario, della politica sanitaria, non l’ultimo. Noi lavoriamo per la persona del malato, la sua dignità e il suo rispetto”.







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