Il Papa ai vescovi scozzesi: difendete il Vangelo da chi vuole diluirne la forza.
Intervista con il cardinale O'Brien
Formare nuove generazioni di sacerdoti e laici perché sappiano testimoniare la verità
cristiana in ogni ambito ecclesiale e professionale, ne difendano l’integrità dei
principi e la libertà di manifestarli pubblicamente. E’ questo il mandato che Benedetto
XVI ha affidato ai vescovi scozzesi, ricevuti questa mattina in Vaticano per la loro
visita ad Limina. Il Papa ha affrontato i temi della tutela della vita dalle
derive scientifiche che la minacciano, chiedendo ai presuli una piena adesione al
Magistero ecclesiale in ogni circostanza. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Le parole
del Papa sono risuonate quasi come un anticipo, e soprattutto una preparazione, di
ciò che avverrà durante il viaggio apostolico in Gran Bretagna previsto entro la fine
dell’anno. Un anticipo incisivo nei contenuti e nei toni, che hanno toccato i nodi
più attuali della realtà ecclesiale e sociale scozzese. Alla base, Benedetto XVI ha
posto il capitolo della formazione delle forze cristiane del Paese, clero e laici.
Servono, ha detto con chiarezza, sacerdoti che “si impegnino seriamente nella
preghiera e vivano con gioia il loro ministero”, perché è questo tipo di testimonianza
che “porta frutto non solo nella vita spirituale dei fedeli, ma anche per ciò che
riguarda le nuove vocazioni”:
“Emphasize the
indispenable role of the priest… Sottolineate il ruolo indispensabile
del sacerdote nella vita della Chiesa, soprattutto nel provvedere all'Eucaristia dalla
quale la Chiesa stessa riceve la vita. E incoraggiate le persone preposte alla formazione
dei seminaristi a compiere tutto il possibile per preparare una nuova generazione
di sacerdoti impegnati e zelanti, ben formati umanamente, dal punto di vista accademico
e spirituale per svolgere il ministero nel ventunesimo secolo”. Senza
confondere i propri ambiti di apostolato con quello dei sacerdoti – come talvolta
accade, ha rilevato il Papa – anche i laici hanno bisogno di un’adeguata preparazione,
perché è grazie a questo, ha affermato il Pontefice, che è possibile “dare
un forte impulso al compito di evangelizzare la società”. La formazione dei laici
parte dalle scuole e di quelle cattoliche in particolare, ha osservato Benedetto XVI,
“si può essere fieri” del contributo offerto “nel superare il settarismo e nella creazione
di buoni rapporti tra le comunità”, grazie alla loro “potente forza di coesione sociale”:
“As you encourage Catholic teachers… Nell’incoraggiare
gli insegnanti cattolici nel loro lavoro, ponete un accento particolare sulla qualità
e la profondità dell’educazione religiosa, in modo da preparare un articolato e ben
informato laicato cattolico, in grado e disposto a svolgere la sua missione. Una
forte presenza cattolica nei media, nella politica locale e nazionale, nella magistratura,
nelle professioni e nelle università può solo servire ad arricchire la vita nazionale
della Scozia, con persone di fede che danno testimonianza della verità, soprattutto
quando la verità è messa in discussione”. Non è mancato
un passaggio, nel discorso del Pontefice, dedicato alle sfide poste, ha detto ai presuli,
“dalla marea montante del secolarismo” che si registra in Scozia. “Il sostegno
all'eutanasia – ha stigmatizzato fra l’altro - colpisce al cuore la concezione cristiana
della dignità della vita umana”: “Recent developments
in medical ethics… Recenti sviluppi in materia di etica medica e
alcune delle pratiche promosse nel campo dell'embriologia destano grande preoccupazione.
Se l'insegnamento della Chiesa viene compromesso, anche leggermente, in uno di tali
settori, diventa difficile difendere la pienezza della dottrina cattolica in modo
integrale”. “I pastori della Chiesa, ha incalzato il Papa,
devono pertanto “continuamente richiamare i fedeli alla completa fedeltà al Magistero
della Chiesa, sostenendo e difendendo allo stesso tempo, il diritto della Chiesa a
vivere liberamente nella società secondo le proprie convinzioni”. Anche perché, ha
soggiunto: “All too often the Church’s doctrine… Troppo
spesso la dottrina della Chiesa è percepita come una serie di divieti e posizioni
retrograde, mentre la realtà, come sappiamo, è che essa è creativa e vitale, ed è
diretta alla realizzazione più completa possibile del grande potenziale di bene e
di felicità che Dio ha inscritto in ognuno di noi”. Benedetto
XVI si è anche congratulato per i miglioramenti in campo ecumenico. Quattrocentocinquanta
anni dopo quella che ha definito una “dolorosa rottura” dell’unità della Chiesa cattolica
in Scozia, il Papa ha posto in risalto “i progressi compiuti nel guarire le ferite
che sono l’eredità di quel periodo, in particolare per ciò che concerne il settarismo
che ha continuato ad alzare la testa, anche in tempi recenti”. Nel “resistere alle
pressioni che intendono diluire il messaggio cristiano – ha concluso il Pontefice
– orientatevi al traguardo della piena e visibile unità, per essere pienamente in
grado di rispondere alla volontà di Cristo”.
I cattolici in Scozia sono
appena il 13% della popolazione totale, che conta circa 5 milioni di abitanti. Ma
è una comunità vivace e impegnata. Quale tipo di collaborazione c’è con le altre comunità
cristiane sulle sfide principali del Paese? Philippa Hitchen lo ha chiesto
al cardinale Keith Patrick O'Brien, arcivescovo di St. Andrews and Edinburgh
e presidente della Conferenza episcopale scozzese: “Abbiamo
una collaborazione stretta, anche se come cattolici ci capita di intervenire su questioni
nelle quali altri leader cristiani non si esprimono: a volte si dice che noi siamo
l’unica voce cristiana su alcuni grandi temi come l’aborto, la proposta di legge sulla
fecondazione umana e l’embriologia, in discussione al Parlamento, il suicidio assistito.
Noi abbiamo una posizione molto netta su tutte queste questioni e non abbiamo timore
di esprimerci per offrire un orientamento cristiano nel Paese: cosa che a volte altri
leader cristiani non fanno. Cerchiamo di far capire quello che potrebbe succedere
con alcune nuove leggi. Ci rivolgiamo a tutti in modo molto semplice: per esempio
contro l’eutanasia abbiamo coniato lo slogan ‘Non uccidere tua nonna!’ e contro le
manipolazioni genetiche abbiamo parlato di ‘Legge Frankenstein’. Siamo molto impegnati
anche sul fronte della crisi economica e come Chiesa cattolica mettiamo a disposizione
strutture per distribuire aiuti, cibo, e fornire alloggi, invitando i nostri politici
a intervenire contro la povertà, in particolare nelle grandi città. C’è poi la nostra
difesa del matrimonio e della famiglia minata nella sua stabilità. Se la famiglia
non regge, la società, il Paese nel suo insieme, non regge”.