Uscito il primo numero della rivista della Chiesa cattolica d'Algeria
“Pax et concordia”: si chiama così il nuovo trimestrale della Chiesa cattolica d’Algeria
nata da un’idea dell’Assemblea interdiocesana del 2004. La rivista, che affiancherà
i bollettini delle diverse diocesi, vuole essere una pubblicazione comune dove possano
trovare spazio informazione e riflessione. Tra le pagine del periodico una rubrica
– Sguardo sull’Algeria – proporrà articoli sulla storia dell’Algeria, e accanto ad
un dossier che di volta in volta presenterà un aspetto della società algerina, ci
sarà spazio per l’attualità dalle quattro diocesi di Algeri, Costantina-Ippona, Laghouat
e Orano. Avranno voce anche i sacerdoti e gli studenti cristiani e non mancheranno
recensioni di libri, meditazioni ed ancora articoli sul dialogo islamo-cristiano.
“Pax et concordia” si può anche scaricare sul sito della Chiesa d’Algeria, www.ada.asso.dz.
“Questo bollettino interdiocesano è il segno e il frutto di questa collaborazione
fra le quattro diocesi della nostra Chiesa e il frutto degli sforzi di persone di
tutte le diocesi – scrive nell’editoriale mons. Ghaleb Bader, arcivescovo di Algeri
– è il frutto e il segno dell’unità della nostra Chiesa d’Algeria, dei suoi vescovi,
sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli … Ma anche dell’unità della sua missione
e della sua vocazione in questo Paese”. “Vorrei che questo bollettino – aggiunge mons.
Bader – fosse un segno di vitalità della nostra Chiesa e un segno di speranza per
il suo avvenire. Questa Chiesa, malgrado i tempi difficili che ha dovuto attraversare
e le difficoltà di tutti i tipi alle quali deve ancora ogni giorno far fronte, è ancora
vivente, attiva e non ha paura di intraprendere nuove iniziative e di migliorare i
suoi servizi”. Il nome della testata interdiocesana, “Pax et concordia”, si riferisce
al celebre mosaico rinvenuto a Tipasa, sito romano a 60 chilometri da Algeri, in cui
è riportata la frase “In Deo, pax et concordia, sit convivio nostro” che la Chiesa
d’Algeria vuole intendere nel senso :“Attraverso la grazia di Dio, che la pace e la
concordia regnino sull’Algeria e fra tutti i bambini nella loro diversità, e che questa
rivista apporti il suo contributo”. (T.C.)