Sud Corea: la Congregazione orionina apre a Changwon un centro per gli immigrati
“Un discreto eppure grande evento”: così don Flavio Peloso, Superiore generale della
Congregazione orionina, ha definito l’inaugurazione di un servizio di assistenza agli
immigrati a Changwon, in Corea del Sud. “È una ‘ripartenza’ all’orionina – ha aggiunto
– una ‘ripartenza’ dai più poveri, senza tanti mezzi. Ma dove arriva Gesù succede
sempre qualcosa di nuovo e di bello”. La nuova opera di assistenza è intitolata alla
Madonna della Divina Provvidenza ed è momentaneamente ospitata dagli ambienti di un
centro sociale della diocesi; tuttavia, è già in programma l’apertura di nuovi locali.
Città prettamente industriale situata sulla costa della Corea del Sud, Changwon ha
circa un milione di abitanti e vede un cospicuo flusso di immigrati, in cerca di un
lavoro stabile. L’inaugurazione del centro di assistenza è stato preceduto da un altro
atto molto significativo: la firma della “convenzione” tra il vescovo di Masan, mons.
Ahn Myeong Ok, e Don Peloso. Tale firma ha, infatti, siglato ufficialmente l’incardinazione
di una comunità orionina in Corea del Sud. “Da una decina d’anni - ha sottolineato
don Peloso - l'apertura in questo Paese è stata prima nel desiderio e poi nella programmazione,
nel quadro dello sviluppo in Asia, dopo le Filippine e l’India. Ora è diventata realtà.
Dopo i contatti personali, dopo il primo inserimento esplorativo nel 2006-2007, ora
i due confratelli coreani Bernardo Seo Young-Tae e Andrea Kim Tae Gun e il chierico
bielorusso Yury Prakapiuk formano la prima comunità residente in Corea del Sud”. (I.P.)