Repubblica Dominicana: per i vescovi "trionfa la vita" nella nuova Costituzione
La nuova Costituzione della Repubblica Dominicana garantisce il diritto alla vita
dal momento del concepimento fino alla morte naturale. Il dipartimento stampa della
Conferenza episcopale della Repubblica Dominicana ha informato l’agenzia Fides che
“dopo una lunga battaglia con i gruppi pro-aborto e contro gli interessi internazionali
che premevano sul governo per fare in modo che nella nuova Costituzione si approvasse
il diritto ad uccidere (l’aborto), ha trionfato la vita”. “La Chiesa cattolica – prosegue
il testo - era diventata la parte dell’opposizione e per questo ha ricevuto critiche
ed è stata oggetto di sarcasmo, ma alla fine Dio ha permesso che nella nostra Costituzione
sia rispettata la vita dal momento del concepimento fino alla morte naturale”. A seguito
di una discussione durata quasi sette mesi in parlamento, poi diventato Assemblea
Nazionale di Revisione, è stata approvata la nuova Costituzione della Repubblica Dominicana,
che sostiene e "difende la vita dal concepimento fino alla sua morte naturale". Dopo
l'annuncio ufficiale da parte del presidente dell'Assemblea, Reinaldo Pared Pérez,
il presidente della Repubblica Dominicana, Leonel Fernández, ha dichiarato che la
nuova Costituzione è "la Costituzione del secolo XXI". La nuova Costituzione Dominicana
che penalizza l'aborto è entrata in vigore il 26 gennaio, il giorno di Juan Pablo
Duarte (il principale “Padre della Patria” Dominicana) ed è stata approvata dal Congresso
nazionale dominicano. La difesa della vita è stata una delle questioni più controverse
durante l'assemblea, che alla fine ha approvato l'articolo 37 della Costituzione in
cui si afferma che "il diritto alla vita è inviolabile dal suo concepimento fino alla
morte. Non può essere stabilita, pronunciarsi né applicarsi, in nessun caso, la pena
di morte". (R.P.)