Nuova scossa di terremoto ad Haiti: il bilancio dei morti sale a 200 mila
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata ad Haiti poco dopo la
mezzanotte di oggi, ora locale, (le sei in Italia) dal Servizio geologico degli Stati
Uniti (Usgs). Secondo quanto rende noto sul suo sito web l'Usgs, l'epicentro della
scossa è stato localizzato a 40 chilometri a ovest di Port-au-Prince, capitale dello
Stato caraibico devastato dal sisma di magnitudo 7 del 12 gennaio scorso. Intanto,
si parla delle ultime cifre ufficiali: oltre 200 mila i morti e circa 4 mila le persone
che hanno subito amputazioni: sono solo due dei dati resi noti ieri sera ad Haiti.
A fornire la nuova tragica stima è stato il premier haitiano, Jean Max Bellerive.
I
talebani afghani rifiutano la proposta della Conferenza di Londra I talebani
afghani considerano ''irrealisticò' ed ''impraticabile'' il cammino per la soluzione
della crisi tracciato nella recente Conferenza di Londra e respingono fra l'altro
quella che definiscono ''la mazzetta politica" costituita dallo stanziamento di 500
milioni di dollari da offrire all'opposizione. In un commento dal titolo ''L'impraticabile
decisione della Conferenza di Londra", pubblicato nel loro sito Internet, i talebani
sostengono che ''gli americani ed i britannici hanno sempre le mani direttamente o
indirettamente impegnate nell'organizzazione di questo tipo di conferenze e vogliono
raggiungere obiettivi che non sono riusciti ad ottenere sul campo di battaglia". Intanto,
forze militari afghane e internazionali hanno lanciato un’offensiva nella provincia
afghana meridionale di Helmand, uccidendo almeno 32 talebani.
Uccisi 12
talebani in Pakistan nell’offensiva militare in Bajaur Le Forze di sicurezza
pakistane hanno continuato la loro offensiva nella Bajaur Agency, una delle aree tribali
amministrate federalmente (Fata) alla frontiera con l'Afghanistan, causando pesanti
perdite ai talebani che vi operano. Lo riferiscono oggi i media ad Islamabad. In particolare,
scrive oggi il quotidiano Daily News, aerei ed elicotteri hanno bombardato nascondigli
dei fondamentalisti islamici in varie aree di Mamoond, uccidendone 12 e permettendo
alle forze di sicurezza di prendere il pieno controllo di Damadola. L'offensiva in
questa zona, considerata una strategica base dei talebani, è cominciata domenica scorsa
con l'uccisione di 23 talebani ed ha registrato una decisiva svolta quando le Forze
di sicurezza pakistane hanno preso il controllo delle alture di Khaza.
M.O.
- Riunione tra tutte le maggiori fazioni palestinesi a Gaza Una riunione informale
fra esponenti di tutte le maggiori fazioni palestinesi ha segnato oggi a Gaza, dopo
diversi mesi di gelo, la riapertura di uno spiraglio verso l'accordo di riconciliazione
nazionale mediato finora invano dall'Egitto. L'incontro, riferisce da Ramallah l'agenzia
Maan, è avvenuto all'indomani dell'arrivo nella Striscia di Gaza - la porzione di
territorio palestinese passata nel 2007 sotto il controllo degli islamico radicali
di Hamas - di un esponente di primo piano del Fatah, il partito laico di Abu Mazen,
presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), rimasto al potere nella sola
Cisgiordania. Segnali di dialogo sono intanto giunti dallo stesso premier del governo
di fatto di Hamas nella Striscia, Ismail Haniyeh, il quale ha parlato di ''porte aperte''
a Shaat. Nei giorni scorsi, era stato Abu Mazen a mettere da parte i feroci scambi
polemici degli ultimi mesi e a dirsi fiducioso sulla possibilità di un rendez-vous
imminente in Egitto per la firma di quella proposta di riconciliazione che il Cairo
ha delineato nei mesi scorsi. Ma rispetto alla quale Hamas, al contrario di Fatah,
non ha ancora tolto le sue riserve.
Conclusa ieri la visita di Berlusconi
in Israele e Betlemme Il premier italiano, Silvio Berlusconi, ha terminato
ieri la visita in Israele, dopo essersi recato nel pomeriggio a Betlemme per incontrare
il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen. In mattinata,
Berlusconi aveva tenuto un discorso alla Knesset, nel quale aveva definito “giusta”
la reazione con bombardamenti di Israele ai razzi Qassam lanciati da Gaza, ma l'Anp
ha scelto la strada di non alimentare polemiche e nell'incontro col presidente del
Consiglio italiano, secondo quanto riferito da fonti palestinesi, ha preferito non
affrontare il tema di Gaza. Berlusconi ha confermato ad Abu Mazen la ''sincera e forte
volontà'' del primo ministro Benjamin Netanyahu di riprendere i negoziati e quella
italiana di sostenerli anche finanziariamente, mettendo a disposizione la città di
Erice per eventuali round negoziali e riconfermando l'idea di lanciare un piano Marshall
per la Palestina.
Italia: riforma delle scuole superiori e legittimo impedimento In
Italia, via libera stamane del Consiglio dei ministri alla riforma che riordina l'istruzione
secondaria superiore. Il riordino che riguarda licei, istituti tecnici e professionali
sarà attuato dal prossimo anno scolastico (2010-2011), a partire dalle sole prime
classi. La riforma prevede uno sfoltimento degli indirizzi di studio: i licei diventeranno
6 (dagli attuali 450 indirizzi tra sperimentazioni e progetti assistiti), gli istituti
tecnici da 10 con 39 indirizzi scenderanno a 2 con 11 indirizzi, i professionali da
5 corsi e 27 indirizzi saranno snelliti a 2 corsi e 6 indirizzi. E ieri, alla Camera,
è stato approvato, tra le contestazioni, il testo sul legittimo impedimento, che ha
raccolto a Montecitorio 316 voti a favore, 239 contrari e 40 astensioni, e che ora
passerà all’esame del Senato. In sostanza, permette al presidente del Consiglio e
ai ministri di non comparire per 18 mesi alle udienze giudiziarie in caso di concomitanti
impegni istituzionali.
La Cina difende le sanzioni contro gli Usa e critica
Obama sullo yuan E' stata una decisione ''appropriata" quella presa dal governo
di Pechino di imporre sanzioni ad aziende statunitensi in risposta alla vendita di
armamenti da parte di Washington a Taiwan. Lo ha sottolineato oggi il portavoce del
Ministero degli esteri cinese, Ma Zhaoxu, in conferenza stampa a Pechino. Intanto,
la Cina ha denunciato oggi ''accuse e pressioni infondate'' da parte del presidente
americano, Barack Obama, sul tasso di cambio dello yuan, sostenendo che esse non ''aiuteranno
a risolvere il problema". Ieri, Obama aveva sottolineato la necessità di una “maggiore
fermezza” nel costringere Pechino a rispettare gli accordi commerciali sottoscritti
e aveva rilevato che il tasso di cambio “non realistico” dello yuan rispetto al dollaro
“gonfia artificialmente” il prezzo dei prodotti americani, mentre “riduce altrettanto
artificialmente” il prezzo dei prodotti cinesi. Il portavoce Ma Zhaoxu ha replicato
oggi, negando che il tasso di cambio della valuta di Pechino sia all'origine del surplus
commerciale della Cina rispetto agli Usa. “Il tasso dello yuan è a un livello ragionevole
e la Cina non sta perseguendo deliberatamente un surplus commerciale con gli Stati
Uniti”, ha detto.
Sri Lanka Il presidente dello Sri Lanka, Mahinda
Rajapaksa, ha celebrato oggi il 62.mo anniversario dell'indipendenza nazionale, sottolineando
che “è il primo dalla sconfitta del terrorismo” rappresentato dall'Esercito di liberazione
delle Tigri Tamil (Ltte). Intervenendo ad una cerimonia a Kandy, nel centro-sud del
Paese, Rajapaksa - che il 26 gennaio scorso ha vinto le elezioni presidenziali anticipate
- ha assicurato che il suo impegno è quello di "ricostruire il Paese specialmente
nelle aree che sono state devastate durante i 30 anni di conflitto", nel nord e nell'est
dell'isola. Prendendo quindi la parola in Tamil, il capo dello Stato ha sostenuto
che “ora la azione deve risolvere i suoi problemi attraverso il dialogo”. Intanto,
i media cingalesi hanno segnalato che circa 10 mila persone hanno manifestato ieri
a Colombo a sostegno della denuncia di brogli elettorali presentata dal candidato
dell'opposizione, Sarath Fonseka. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 35 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.