Terra Santa: il patriarca Twal chiede di rafforzare la comunione nella Chiesa
“Bisogna rafforzare la comunione, all’interno di ogni chiesa cattolica d’Oriente,
tra tutte le chiese cattoliche e con le altre cristiane. Allo stesso tempo occorre
rafforzare la testimonianza che diamo ad ebrei, musulmani e agli altri credenti e
non credenti”. Lo ha ricordato il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal,
nel corso della celebrazione per la “Giornata mondiale della vita consacrata” svoltasi
ieri nella Città santa alla presenza di oltre 200 tra preti, religiosi e consacrati.
Nell’omelia, letta dal superiore dei padri Assunzionisti, padre Alain Marchadour,
Twal ha sottolineato l’importanza del prossimo Sinodo per il Medio Oriente: “è un’iniziativa
che testimonia tutta la sollecitudine del Pontefice per le Chiese. Il prossimo giugno
Benedetto XVI sarà ancora nella nostra diocesi per una visita pastorale a Cipro e
in questa occasione consegnerà ai vescovi e ai patriarchi l’Instrumentum laboris dell’Assemblea”.
Alla redazione di questo documento, ha aggiunto il patriarca latino, “stanno contribuendo
molti sacerdoti, religiosi e fedeli della nostra diocesi, fornendo risposte alle domande
proposte”. Per Twal - riferisce l'agenzia Sir - il Sinodo offrirà l’opportunità di
fare il punto sulla situazione anche politica del Medio Oriente “per dare ai cristiani
una visione chiara del senso della loro presenza nella società musulmana e israeliana,
del loro ruolo e missione, preparandoli ad essere testimoni di Cristo”. “Ad offrire
questa testimonianza – ha concluso Twal – devono essere, in modo particolare, i vescovi,
i preti e i diaconi. Ma anche i laici hanno un posto indispensabile nella Chiesa e
nelle società di Terra Santa, dove esercitano la loro vocazione cristiana contribuendo
alla santificazione del mondo”. (R.P.)