Haiti: aiuti mirati della Caritas italiana per 200 mila terremotati
Gli aiuti Caritas alle persone colpite dal terremoto ad Haiti hanno già raggiunto
140.000 persone: cibo, acqua, assistenza sanitaria, servizi igienici e alloggi temporanei.
“Aiuti mirati – precisa una nota diffusa oggi -. Lontani dai riflettori, ma accanto
alle persone, con rispetto e discrezione, come è nello stile Caritas”. Una somma di
piccoli e progressivi interventi - riferisce l'agenzia Sir - che grazie ai centri
attivi su tutto il territorio, al coordinamento costante con 58 sacerdoti e responsabili
di comunità in 32 parrocchie, al sostegno dell’intera rete Caritas, di un team giunto
appositamente a Port-au-Prince e di migliaia di volontari hanno consentito finora
di distribuire cibo a 113.978 persone e altri generi di prima necessità a 21.278 persone.
Il piano di prima emergenza prevede di raggiungerne 200.000 entro due mesi con aiuti
per 31 milioni di euro. In 9 delle 16 località in cui interviene Caritas è stata già
intensificata la distribuzione di alimenti con razioni supplementari. Anche in luoghi
problematici come Palace/Champ de Mars la distribuzione è avvenuta senza grandi problemi
di sicurezza. Nel campo della zona industriale di Accra è iniziata la costruzione
di servizi igienici, grazie anche alla manodopera locale. Progressivamente si stanno
avviando i lavori anche nelle altre località individuate dalla Caritas. Sono già arrivati
kit per l’allestimento di alloggi temporanei per 180.000 persone ed è iniziata la
distribuzione, a partire dal campo di Pétionville Club. Anche nell’ospedale San Francesco
di Sales si intensifica l’intervento della Caritas con personale medico e infermieristico,
attrezzature sanitarie, cibo, acqua, servizi igienici. Le tre sale operatorie di emergenza
che sono state attivate lavorano attualmente ad una media di 12 interventi al giorno
per casi gravi o gravissimi. Continuano ad arrivare contributi e aiuti dall’intera
rete Caritas e questo consente di rifornire costantemente i magazzini. Proseguono
anche – pur se con comprensibili difficoltà, le molteplici attività che Caritas sosteneva
già prima del terremoto. Fuori della capitale, procedendo verso est c’è un piccolo
orfanotrofio gestito da religiose che assicuravano anche l’istruzione ai 55 bambini
ospitati. Caritas provvedeva a fornire i pasti. Dopo il terremoto sono stati affidati
alle suore altri bambini e attualmente sono 96. Tutti continuano a ricevere un’assistenza
continua. Caritas italiana ha già messo a disposizione un milione di euro e si prepara
ad intensificare il sostegno alle molteplici azioni avviate, concordando gli ulteriori
interventi di emergenza e cominciando a programmare quelli più complessi di riabilitazione
e sviluppo nel medio e lungo periodo. (R.P.)