Fermato in extremis il "viaggio della morte" in Belgio di Salvatore Crisafulli, l’uomo
da sette anni completamente paralizzato, a causa di un incidente stradale, che aveva
chiesto l'eutanasia. Salvatore avrebbe infatti espresso – ha riferito ieri il fratello
Pietro - la sua intenzione di volere continuare a vivere e di volere combattere. E
noi rispettiamo la sua volontà”, ha detto. “Era sua la scelta dell'eutanasia, adesso
è sua quella di non volere morire. Siamo sollevati per questa decisione – ha aggiunto
il familiare - ma anche preoccupati perché senza un'assistenza ospedaliera a casa,
24 ore al giorno, è veramente difficile andare avanti. Speriamo adesso che i politici
mantengano finalmente le loro promesse", ha concluso Pietro Crisafulli che insieme
alla sua famiglia lotta da tempo per ottenere un'assistenza personalizzata con operatori
specializzati per alleviare le sofferenze del fratello. Molti ricordano che nei mesi
scorsi la stessa famiglia Crisafulli si era schierata pubblicamente per mantenere
in vita Eluana Englaro. (R.G.)