Ottimi ascolti domenica e ieri per la fiction su Sant’Agostino che è andata in onda
su Rai Uno. Una media di circa 7 milioni di persone ha seguito le due puntate sulla
vita del vescovo di Ippona. Tanti i pareri positivi dei telespettatori che hanno riscoperto
l’attualità di questo grande Padre della Chiesa sul quale lo stesso Benedetto XVI
aveva consigliato la realizzazione di un film. E proprio il Papa ha espresso il suo
apprezzamento per la produzione ricordando il suo suggerimento, alla proiezione dell’anteprima
a Castel Gandolfo il 2 settembre scorso. Ecco le sue parole in questo servizio di
Tiziana Campisi:
“E’ una
grande gioia che un’osservazione piuttosto casuale fatta tre anni fa, sia stata l’inizio
di un cammino che è finito in questa grandiosa rappresentazione della vita di Sant’Agostino”.
Queste
le parole di Benedetto XVI al termine della proiezione l’estate scorsa. Il Papa ha
anche aggiunto le sue impressioni sulla pellicola, spiegando il messaggio fondamentale
del film:
“Mi sembra che il film sia un viaggio spirituale in un
continente spirituale molto distante da noi e tuttavia molto vicino a noi, perché
il dramma umano è sempre lo stesso. Abbiamo visto come, in un contesto per noi molto
lontano, si rappresenta tutta la realtà della vita umana, con tutti i problemi, le
tristezze, gli insuccessi, come pure il fatto che, alla fine, la Verità è più forte
di qualunque ostacolo e trova l'uomo”.
E sulla vicenda umana di
Sant’Agostino, il Pontefice ha osservato:
"Esternamente la vita di
sant'Agostino sembra finire in modo tragico: il mondo per il quale e nel quale è vissuto
finisce, viene distrutto. Ma come è stato qui affermato, il suo messaggio è rimasto
e, anche nei cambiamenti del mondo, esso perdura, perché viene dalla Verità e guida
alla Carità, che è la nostra comune destinazione”.
E a Pavia, dove
dall’VIII secolo si trovano le reliquie di Sant’Agostino dopo il loro viaggio dall’Africa
alla Sardegna, portate via dai suoi frati che temevano potessero essere profanate
dai barbari, ampi i consensi degli agostiniani. Religiosi e laici hanno visto la fiction
nella sala multimediale del Centro culturale di Sant’Agostino la cui prima pietra
è stata posta da Benedetto XVI durante la sua visita nell’aprile del 2007. Il priore
della comunità agostiniana di San Pietro in Ciel d’Oro, padre Giustino Casciano:
R.
- Sono state due serate molto belle. La gente è rimasta molto contenta. Agostino è
stato presentato bene inserito nella storia e nella società del suo tempo, molto sensibile
a tutte le vicende umane, politiche, sociali del suo tempo. E’ piaciuta anche molto
la capacità di presentare le vicende affettive di Agostino in maniera molto delicata.
D.
– Milioni di telespettatori hanno visto la fiction. Secondo lei, perché?
R.
– Io credo che noi lo percepiamo come un nostro contemporaneo - proprio come ha sottolineato
tante volte Papa Benedetto XVI - capace di conoscere il cuore umano, con i suoi slanci
e con le sue paure, con le sue gioie e sofferenze, con le proprie sconfitte, ma anche
con le proprie conquiste. Credo che oggi la gente desideri proprio dei testimoni,
delle figure di riferimento importanti per la propria vita, per il proprio lavoro,
per il proprio impegno nel mondo.
In tanti forse adesso si sentiranno
più attratti dalle pagine delle Confessioni di Agostino, ma è questo l’auspicio del
Papa:
“Speriamo che molti, vedendo questo dramma umano, possano essere
trovati dalla Verità e trovare la Carità”.