La donna in Asia, fra violenza e povertà, trova forza nell’Eucaristia
“La violenza sulle donne è molto diffusa in Asia meridionale. La povertà delle donne
è fortissima. Nelle società dei Paesi dell’Asia meridionale il pregiudizio e la discriminazione
delle donne sono nella cultura dominante. La religione, e in particolare la fede cattolica,
sono per le donne una strada per recuperare la propria dignità, autostima e identità”:
è quanto afferma in un colloquio con l’agenzia Fides, Virginia Saldhana, responsabile
dell’ufficio dedicato alle donne, nell’ambito dell'Ufficio per il Laicato e la Famiglia
della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc), a margine di una recente
seminario della Fabc dedicato alle donne in Asia del Sud. Al Forum, tenutosi a Dacca
(in Bangladesh), e intitolato “Donne che vivono l’Eucaristia in Asia meridionale”,
hanno partecipato religiosi, laici e in prevalenza donne cattoliche dei paesi dell’area.
Il Seminario ha focalizzato i principali problemi che toccano la condizione femminile,
incoraggiando le Chiese locali a rispondere con impegno alle sfide imposte dalla mancanza
di diritti e dignità delle donne. “Abbiamo cercato di spiegare alle donne che possono
vivere l’Eucaristia con un senso e un significato nuovo: non solo come rifugio per
le loro sofferenze, ma come sorgente di forza per agire nella promozione umana e sociale
della loro condizione”, spiega a Fides Virginia Saldhana. “Impegnarsi e prendere l’iniziativa
a volte comporta dei rischi. Ma dall’Eucaristia le nostre donne possono attingere
il coraggio di farsi pane spezzato per gli altri” aggiunge, come hanno spiegato le
esperienze raccontate da diverse donne durante il meeting. “Abbiamo riflettuto sulla
vita di Maria e su come la Vergine ha vissuto l’Eucaristia nella sua vita. Il suo
esempio è stato di forte impatto su tutte le donne partecipanti, che hanno apprezzato
il modello di Maria come donna che parla loro nel XXI secolo”, nota la responsabile
Fabc. “Le donne sono parte essenziale della missione della Chiesa e per loro vivere
in pienezza la vita cristiana significa anche portare avanti senza paure il discorso
sulla propria dignità”, sottolinea Saldanha. “Da parte nostra vogliamo incoraggiare
ogni Chiesa locale in Asia e riconoscere il ruolo fondamentale della donna nella missione
della Chiesa: nella famiglia, nella comunità, nella pastorale ecclesiale, nel dialogo
interreligioso”, conclude. (R.P.)