Vescovi francesi: controproducente vietare il velo integrale
Se la Francia dovesse vietare l’uso del velo integrale, si rischierebbe di ottenere
l’effetto contrario a quello ricercato. Questa la posizione dei vescovi francesi,
espressa, come riporta l’agenzia Sir, in una nota firmata da mons. Michel Santier,
vescovo di Crétiel e presidente del Consiglio per le relazioni interreligiose. Il
presule ha espresso dispiacere per il fatto che la Commissione parlamentare che si
è detta favorevole al divieto del velo integrale non abbia “creduto necessario ascoltare
il parere dei responsabili religiosi cristiani ed ebrei”, dal momento che sono state
ascoltate altre correnti di pensiero. “Se un testo di legge fosse adottato – ha proseguito
il vescovo – il rischio per le donne musulmane che portano il velo integrale” è “quello
che queste donne non escano più di casa e siano ancora più marginalizzate. Il risultato
condurrebbe, per reazione, ad un aumento del numero delle donne che indossano questo
tipo di abito”. Nella nota, mons. Crétiel ha invitato al dialogo. “I cittadini francesi
e tra loro i cattolici, non devono lasciarsi prendere dalla paura e dalla teoria dello
scontro delle civiltà. È essenziale distinguere la maggioranza dei cittadini musulmani
che chiedono di poter praticare liberamente il loro culto ed una minoranza che, richiamandosi
all’Islam, cerca di destabilizzare le democrazie. Se vogliamo che i cristiani in situazione
di minoranza nei Paesi a maggioranza musulmana dispongano di tutti i loro diritti,
noi dobbiamo nel nostro Paese rispettare i diritti di tutti i credenti all’esercizio
del loro culto. Il dialogo nella verità tra credenti – ha detto il presule - permette
di superare pregiudizi reciproci. Il cammino sarà lungo ed esigente. La via del rispetto
reciproco permetterà di migliorare la convivenza nel nostro paese”. (F.C.)