Guatemala: messaggio dei vescovi al termine dell’Assemblea annuale
Al termine della loro Assemblea annuale, i vescovi del Guatemala hanno pubblicato
un documento conclusivo intitolato: "Viviamo la Carità nella Verità". Durante l’incontro
- riferisce l'agenzia Fides - i presuli hanno valutato i due anni trascorsi e hanno
eletto il Consiglio permanente della Conferenza Episcopali del Guatemala (Ceg): presidente
è Mons. Pablo Vizcaíno, vicepresidente è Mons. Rodolfo Valenzuela, segretario è stato
eletto Mons. Bernabé Sagastume. Il documento inizia ringraziando tutti coloro che
si sono impegnati, in modo silenzioso, nell’azione pastorale: sacerdoti, religiosi
(e) e laici, in modo speciale i catechisti. Presentando quindi la situazione del Paese,
i vescovi rilevano che “il numero degli omicidi non è diminuito. Conducenti di autobus,
donne, intere famiglie sono state assassinate, in alcuni casi in modo selvaggio ed
estremamente crudele”. I presuli proseguono: “Sebbene la legge su armi e munizioni
sia stata emanata, non è stato messo in atto un effettivo disarmo, ed in molte parti
del Paese uomini armati esercitano il controllo sulla popolazione, secondo la propria
volontà e capriccio”. Nel documento si rileva inoltre che la situazione sanitaria
è ancora molto precaria e nell'area rurale sussistono ampie fasce di povertà. I vescovi
invitano ad applicare il Vangelo per fermare la violenza, e ricordano: “La povertà
in Guatemala è il risultato di un sistema in cui lo Stato protegge gli interessi di
pochi a scapito del beneficio della maggioranza. Questo sistema genera disuguaglianza
ed esclusione. Il piano originario di Dio era un progetto di armonia tra il Creatore,
l'umanità e la creazione”. Dopo aver ribadito che “come Chiesa, abbiamo la responsabilità
e il dovere di proporre i principi che proteggono la vita degli uomini e delle donne
del Guatemala”, i vescovi indicano a questo proposito 6 punti importanti: prendere
rapidamente iniziative per nuove leggi, sviluppare un modello integrale per la promozione
del bene comune, ricordare che la finanza pubblica si orienta al bene comune, considerare
altre misure nell’attività mineraria, approvare la legge di sviluppo rurale, tutti
i Guatemaltechi fondino il loro futuro nella libertà, nella giustizia, nella verità
e nella solidarietà per avere una pace duratura. (R.P.)