Presentato a Roma un volume di arte e fede sulla Basilica di Santa Maria Maggiore
“Questo libro è un atto d’amore verso la prima Casa dedicata alla Madre di Dio non
solo da parte dei romani ma di tutti i devoti alla Beata Vergine”. Così, a Roma,
il cardinale Bernard Francis Law, arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore,
ha presentato all’ambasciata di Spagna presso la Santa Sede il volume “Santa Maria
Maggiore. Fede e Spazio Sacro”, edito da San Giorgio editrice. Il libro, patrocinato
dal Comune di Roma, e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è il primo di un
progetto editoriale che coinvolgerà i luoghi sacri della capitale. Il servizio di
Marina Tomarro.
Ripercorrere
la storia della Basilica di Santa Maria Maggiore, attraverso i suoi immensi tesori
artistici ma anche con gli occhi della fede e della pietà popolare. Questo è l’obiettivo
del volume “Santa Maria Maggiore. Fede e spazio sacro”. Il curatore dell’opera Maurizio
Galletti, sovraintendente dei beni architettonici del Lazio: “L’opera
d’arte ha una sua storia legata anche a un committente, ma in Santa Maria Maggiore
c’è un filo che unisce questo percorso, praticamente dal periodo paleocristiano a
oggi attraverso tutte le opere che sono state volute dagli arcipreti della Basilica,
ai cardinali, ai Papi e anche i benefattori che hanno lasciato traccia di sé. Emerge,
in particolare, la figura della Vergine Maria nella maggior parte delle rappresentazioni
iconografiche - affreschi, tele e statue... - proprio per sottolineare il centro di
irradiamento del culto mariano in tutto il mondo partendo proprio da Roma e da Santa
Maria Maggiore”. Questa Basilica è per eccellenza la Casa della Madre di
Dio, che pia e benevola intercede per gli uomini presso il Divin Figlio. Ecco il commento
del cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello
Stato della Città del Vaticano presente all’incontro: “Sono
lieto di questo nuovo libro su Santa Maria Maggiore che è di carattere divulgativo.
E’ una Basilica, secondo me, che tocca l’essenza stessa del cristianesimo perché lì
c'è la ‘theotokos’, la madre di Dio. Dire Maria ‘Madre di Dio’ vuol dire che Gesù
è vero Dio e vero uomo, quindi è in tutto uguale a noi, come dice la Lettera agli
Ebrei, tranne che nel peccato. E questo noi l’abbiamo grazie a Maria. Maria è indissolubilmente
legata alla storia della Salvezza di tutta l’umanità e quindi di ciascuno di noi”. E
grande è la devozione del popolo romano nei confronti della Vergine Maria. Ancora
il cardinale Lajolo: “Quando uno va per le strade di Roma, soprattutto
della Roma classica, ad ogni casa trova una 'madonnella' che indica proprio questo
camminare dei romani, per così dire, sempre in compagnia di Maria. Questa pietà popolare
così viva con questi ‘Viva Maria’ che escono proprio dal fondo del cuore della gente:
si vede che sentono Maria proprio come una realtà della loro carne, della loro vita,
quindi nel loro camminare, nella loro vita e nel loro lavoro questa è Maria per i
romani”.