Sempre più prezioso l’impegno in Cina della comunità cattolica in favore dei lebbrosi
In Cina almeno 80 religiose lavorano intensamente in strutture governative che accolgono
i lebbrosi. Diverse strutture cattoliche accolgono inoltre i lebbrosi o offrono assistenza
medica e sociale a quanti sono colpiti da una malattia per la quale è necessaria più
che una semplice competenza tecnico-scientifica. In tale contesto, il ruolo della
comunità cattolica, soprattutto delle suore, è quasi indispensabile, ed è anche riconosciuto
e apprezzato dalle autorità e dalla società. Sono state definite come “gli angeli
custodi” dei lebbrosi cinesi. Nella provincia di Yun Nan del Si Chuan, dello Shan
Xi e del Guang Dong, i cristiani – ricorda la Fides - hanno dato vita a diversi centri
di accoglienza per i lebbrosi. Si occupano non solo della cura fisica dei pazienti,
ma anche e soprattutto della cura spirituale, restituendo loro la dignità e il coraggio
di vivere, di reinserirsi nella società, di tornare ad abbracciare nuovamente la propria
famiglia. I malati di lebbra sono accolti dai cattolici, come i “Volontari di Matteo
Ricci”, anche con l’aiuto dei cattolici residenti all’estero. In vista della Giornata
mondiale di domenica prossima dedicata ai malati di lebbra, i “Volontari di Matteo
Ricci” di Jinde Charities hanno intensificato l’impegno nei Centri cattolici e non
cattolici. La comunità parrocchiale della diocesi di Shan Tou organizza una marcia
per sostenere i lebbrosi, oltre ad offrire assistenza concreta, visto che si trova
nelle vicinanze di un Centro governativo dei lebbrosi. Fedeli della parrocchia di
Yang Zhou della provincia della Shan Dong visitano periodicamente i lebbrosi. Secondo
il parroco “non è un semplice gesto caritativo, ma un atto di fede perché ci aiuta
a capire quanto sia importante appoggiarsi completamente al Signore offrendo se stessi,
anche la malattia”. (A.L.)