2010-01-29 15:32:49

Inchiesta sulla guerra in Iraq: deposizione di Blair


“Francamente, credevo oltre ogni dubbio che Saddam Hussein avesse armi di distruzione di massa”: così ha detto l'ex premier britannico, Tony Blair, alla Commissione d'inchiesta sull'Iraq, stamani al Queen Elizabeth Centre di Londra. Da parte sua, il presidente della Commissione, Sir John Chilcot, aprendo la sessione ha ricordato che “questo non è un processo” e che Blair appare come testimone. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3  
“Per le prove che avevo all'epoca, era ragionevole ritenere che quella delle armi di distruzione di massa fosse una minaccia significativa”. Blair difende così il suo operato sull’Iraq. Poi, smentisce che il governo fece inserire nei dossier dell'intelligence l'idea che Baghdad potesse usare le armi di distruzione di massa in 45 minuti, ammettendo però di aver detto così nel suo intervento ai Comuni nel settembre 2002, anche se, ha precisato, “senza troppa enfasi”. L’enfasi la pose la stampa nel rilanciare l’affermazione che Blair ora non rinnega. L'ex premier ammette che avrebbe dovuto precisare di volersi riferire ad un uso interno e non internazionale. Poi cita l’11 settembre per dire che prima delle Torri Gemelle si pensava che Saddam Hussein - il cui regime definisce “brutale” - fosse un rischio, ma che dopo gli attentati la percezione di Usa e Gran Bretagna "cambiò drammaticamente”. Non era solo un attacco a questi due Paesi ma altri Paesi non avevano - spiega Blair - la stessa percezione. L'ex premier conferma di aver assicurato a Bush pieno appoggio alle sue scelte, con sanzioni, ispezioni e, se vi si fosse arrivati, con la forza militare”. Blair è arrivato con quasi due ore di anticipo ed è entrato da un ingresso secondario per evitare le centinaia di manifestanti riuniti. Uno di loro quando Blair ha cominciato a deporre ha iniziato a leggere nomi di civili e militari morti in Iraq. 







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