2010-01-27 15:08:35

Sri Lanka: rieletto il presidente uscente Rajapaksa


Nello Sri Lanka il presidente uscente, Mahinda Rajapaksa, ha ottenuto la rielezione per un secondo mandato con quasi il 60% dei voti. Lo sfidante, l'ex capo di stato maggiore dell'esercito, generale Sarath Fonseka, non nasconde sospetti sull’esito del voto e teme per la sua sicurezza. Da Colombo, Maurizio Salvi:RealAudioMP3

Il presidente Rajapaksa ha vinto con ampio margine la consultazione elettorale e resterà al potere ancora sei anni. La tensione non accenna a scemare a Colombo, dove il candidato di opposizione Sarak Fonseka, si è trincerato in un lussuoso hotel del centro, circondato da centinaia di militari. La vittoria del capo dello Stato appare molto netta e sorprendente, perché la maggior parte degli analisti aveva predetto un testa a testa fra i due candidati e non lo scarto di oltre 18 punti percentuali, che è invece emerso dallo spoglio. Fonseca e i leader dei partiti politici che lo hanno appoggiato si sono concentrati nelle ultime ore sulle denunce di presunti progetti autoritari governativi miranti all’arresto dell’ex generale, che a quanto pare vuole chiedere ad un Paese vicino – l’India – di garantire la sua incolumità. Il portavoce dell’esercito, generale Udaya Nayattara, ha però smentito che il governo abbia piani per arrestare Fonseka o altri leader politici che sono con lui. Ma lo farà – ha assicurato – nei confronti dei disertori che lo accompagnano in un progetto di attentato alla democrazia.

 
Sullo sfondo delle vicende attuali dello Sri Lanka c’è ancora lo scontro con gli indipendentisti di etnia Tamil, risolto nel maggio dello scorso anno dal governo di Colombo con un sanguinoso conflitto che ha annientato la guerriglia. Giancarlo La Vella ne ha parlato con Marzia Casolari, docente di Storia dell’Asia all’Università di Perugia:RealAudioMP3

R. – La guerra è stata vinta militarmente, ma non politicamente. In realtà il problema Tamil non è stato risolto. I Tamil continuano a rappresentare una minoranza di oltre il 10 per cento della popolazione, senza che sia prospettata una soluzione per le province a maggioranza Tamil nel nord e nel nord-est del Paese. E’ chiaro che il governo ha l’impellenza di normalizzare il Paese e di risolvere la questione umanitaria. Poi avrà il compito di affrontare la soluzione politica della questione Tamil. Su questo terreno, quello cioè dell’individuazione di una soluzione accettabile ed equa per la minoranza Tamil, il governo si trova a guidare una coalizione composta da elementi che rifiutano qualsiasi possibilità che preveda l’autonomia o qualsiasi ipotesi di tipo federalistico. E’ una questione complessa.







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