Sri Lanka: al presidente rieletto Rajapaksa la Chiesa chiede di consolidare pace e
sviluppo
“Auspichiamo che il presidente eletto operi per consolidare la pace e lo sviluppo
della nazione: queste sono le priorità”: è quanto ha dichiarato all’agenzia Fides
mons. Vianney Fernando, presidente della Conferenza episcopale dello Sri Lanka, mentre
nel Paese si diffondevano i risultati delle elezioni presidenziali che hanno riconfermato
il presidente in carica Mahinda Rajapaksa. “Auspichiamo un’evoluzione pacifica e democratica
della situazione. - ha detto mons. Fernando - La democrazia fa il suo corso, la rispettiamo
e speriamo in un futuro luminoso per il Paese. Soprattutto risolvendo le questioni
relative alla minoranza tamil”. La popolazione tamil (il 13% della popolazione, per
75% singalese) si trova perlopiù nel Nord del Paese. Contattato sempre dall’agenzia
Fides, il missionario degli Oblati di Maria Immacolata padre M. Prevwn, direttore
del “Centro per la Pace e la Riconciliazione” a Jaffna, ha affermato che “la comunità
tamil è sfiduciata. La gente dice che vi sono poche speranze per il futuro e teme
che i tamil saranno comunque penalizzati. La sfiducia è evidente anche dal numero
di quanti sono andati alle urne a Jaffna: solo il 20%”. Parole come “pace e riconciliazione”,
nota il missionario, “funzionano qui soprattutto con i bambini e i giovani. Noi lavoriamo
con loro, realizzando tanti programmi di integrazione etnica (fra singalesi e tamil)
e religiosa (con credenti di tutte le religioni ). Puntando sulle nuove generazioni,
e con l’aiuto di programmi governativi, - ha detto - si può costruire un futuro di
pace e di riconciliazione per il Paese”. (R.P.)