Mons. Lanfranchi nominato arcivescovo-abate di Modena-Nonantola
Benedetto XVI ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Modena-Nonantola
presentata da mons. Benito Cocchi, per raggiunti limiti di età, nominando nuovo arcivescovo-abate
di Modena-Nonantola mons. Antonio Lanfranchi, finora vescovo di Cesena-Sarsina. Mons.
Antonio Lanfranchi è nato a Grondone di Ferriere, in diocesi e provincia di Piacenza-Bobbio,
il 17 maggio 1946. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali nel Seminario minore di
Piacenza e quelli filosofici e teologici nel Collegio Alberoni della stessa città,
ha frequentato a Roma la Pontificia Università Lateranense e il Pontificio Ateneo
Salesiano, conseguendo i titoli accademici in Teologia Biblica e in Scienze dell'Educazione.
È stato ordinato sacerdote il 4 novembre 1971 per la diocesi di Piacenza, attualmente
Piacenza-Bobbio. I più importanti ministeri da lui ricoperti sono stati: assistente
nel seminario vescovile di Piacenza, dal 1971 al 1972; dopo gli studi a Roma dal 1972
al 1977, docente nel seminario vescovile di Piacenza, dal 1977 al 1978; assistente
spirituale dell'AIMC e segretario dell'ufficio catechistico diocesano, dal 1978 al
1984; assistente diocesano dell'Azione Cattolica Giovani, dal 1978 al 1986; direttore
dell'Ufficio catechistico diocesano, dal 1984 al 1988; assistente diocesano dell'Azione
Cattolica Adulti, dal 1986 al 1988; direttore dell'ufficio catechistico regionale,
dal 1987 al 1988; assistente nazionale del settore giovani dell'Azione Cattolica Italiana,
dal 1988 al 1996; docente di Pastorale giovanile presso la Pontificia Università Lateranense
in Roma, dal 1988 al 1996; vicario generale di Piacenza-Bobbio, dal 1996 al 2003;
canonico effettivo del Capitolo Cattedrale di Piacenza, dal 1999 al 2003. Eletto vescovo
di Cesena-Sarsina il 3 dicembre 2003, ha ricevuto l'ordinazione episcopale l’11 gennaio
2004. Attualmente è membro della Commissione Episcopale per l'Evangelizzazione dei
Popoli e la Cooperazione tra le Chiese della Conferenza Episcopale Italiana.