2010-01-26 14:47:08

Venezuela: contro la violenza i vescovi chiedono di promuovere l'amore e il rispetto per la vita


Gli arcivescovi e vescovi del Venezuela, al termine della loro XCIII Assemblea Ordinaria, hanno inviato un comunicato a tutto il popolo venezuelano. Il documento è diviso in 3 parti. Nella prima parte, intitolata “La nostra realtà”, i vescovi - riferisce l'agenzia Fides - rilevano che “il nostro paese sta vivendo una situazione sociale, politica ed economica che denota un allontanamento da Dio” e continuano: “Siamo molto preoccupati per le azioni e le dichiarazioni dei rappresentanti del governo che minano lo spirito democratico”. Denotano quindi la poca trasparenza nell'utilizzo dei fondi pubblici, e allo stesso tempo, la crescita della violenza, dell'insicurezza e della criminalità. Riguardo ai “criteri necessari”, esposti nella seconda parte, l’episcopato venezuelano ricorda: siamo un paese che cerca la pace e l'armonia sociale. La fede dei cristiani deve avere una chiara manifestazione, non solo nell'incontro intimo con Gesù Cristo. La costruzione della nuova società compete non solo a coloro che detengono qualche autorità, ma a tutti. Bisogna sempre andare alla ricerca di un dialogo fruttuoso.Le proposte dei vescovi sono: promuovere i principi e i valori cristiani; necessità del dialogo come unica via per risolvere i problemi; rispetto delle decisioni prese dalla popolazione nel referendum del dicembre 2007 con la bocciatura della proposta di riforma costituzionale; controllo dell'utilizzo dei fondi pubblici; impegno comune di tutti per promuovere l'amore e il rispetto per la vita. Quindi l’episcopato rivolge alcune raccomandazioni: “Ai nostri concittadini diciamo: bisogna mantenere lo spirito civico di patriottismo che si dimostra anche nel denunciare le ingiustizie. Alle autorità: bisogna agire in modo corretto seguendo un giusto processo, applicare con moderazione e obiettività le sanzioni penali. A tutti ricordiamo il deferente rispetto per la dignità della persona umana e per la promozione dei diritti e dei doveri”. Inoltre occorre considerare con urgenza una politica di rispetto per l'ambiente. A conclusione del documento, i presuli ribadiscono l’assunzione del loro impegno pastorale “di camminare con tutti, lavorando con le nostre migliori energie per raggiungere questo obiettivo”. (R.P.)







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