Stati Uniti: contraria all’aborto la maggior parte della popolazione
La maggior parte degli statunitensi ritiene che l’aborto sia “moralmente scorretto”.
Lo rivela, come riferisce l'agenzia Zenit, un sondaggio commissionato dai Cavalieri
di Colombo e realizzato dall’Istituto Marista per l’Opinione pubblica tra fine dicembre
e gli inizi di gennaio. Secondo lo studio, sono contrari all’aborto il 58% dei giovani
tra i 18 ed i 29 anni, il 60% di chi ha un’età dai 30 ai 44 anni ed il 51% della generazione
dai 45 ai 64 anni. Tra chi supera i 65 anni, 6 intervistati su 10 hanno espresso la
propria opposizione all’interruzione di gravidanza. “Gli Stati Uniti hanno compiuto
una virata – ha dichiarato il Cavaliere Supremo Carl Anderson – e stanno abbracciando
la vita e, facendolo, stanno abbracciando un futuro di cui loro e tutti noi possiamo
essere orgogliosi”. “I progressi della tecnologia mostrano chiaramente che un bambino
non nato è in tutto un essere umano” ha aggiunto Anderson. “Questo, insieme al gran
numero di statunitensi che conoscono una delle tante persone che si sono viste coinvolte
negativamente dall’aborto – ha continuato - è certamente una ragione per cui gli americani
sono sempre più insoddisfatti dell’eredità della sentenza Roe versus Wade”, ossia
la sentenza con cui si introdusse l’aborto negli Usa. “La maggior parte della popolazione
capisce che l’aborto ha conseguenze e che queste non sono positive”, ha concluso il
Cavaliere Supremo. (F.C.)