Anno europeo contro la povertà: l’impegno della Caritas
“Zero Poverty” è il nome della campagna di sensibilizzazione che domani sarà lanciata
da Caritas Europa presso il Parlamento europeo. L’iniziativa nasce in occasione dell’“anno
della lotta alla povertà e all’esclusione sociale” indetto dalle istituzioni comunitarie.
Nello scorso fine settimana, gli operatori diocesani per la comunicazione di Caritas
Italia hanno tenuto a Roma un incontro in cui sono stati illustrati alcuni dei contenuti
della campagna. I dati affermano che il 17% della popolazione dei cittadini dell’Unione
europea è a rischio povertà: si tratta, come riporta l’agenzia Zenit, di 84 milioni
di persone, delle quali 19 milioni sono minorenni. Convenzionalmente, essere a rischio
di povertà significa avere un reddito che non raggiunge il 60% di quello nazionale
medio del Paese in cui si vive. “È la prima volta – ha spiegato don Livio Corazza,
responsabile del Servizio Europa di Caritas italiana – che si realizza una campagna
promossa da Caritas Europa con il coinvolgimento di tutte le 48 Caritas presenti in
44 Paesi d’Europa, al di là, quindi, dell’appartenenza all’Unione europea. È il segno
della comune azione a favore degli ultimi che fa della Caritas la rete di solidarietà
diffusa più capillarmente sul territorio europeo, anche se non sempre adeguatamente
valorizzata”. “L’aumento delle cifre di povertà – ha sottolineato don Corazza – rende
importante la campagna di sensibilizzazione”, che ha lo scopo di far impegnare i governi
nella lotta contro l’indigenza. Proprio per cercare di informare l’opinione pubblica,
domani verrà presentato anche il “Poverty paper”, un documento redatto dalla Commissione
politiche sociali di Caritas Europa, che offre un’analisi sul fenomeno della povertà
in Europa. Nel contesto della campagna, un gesto importante sarà la visita che Benedetto
XVI compirà il 14 febbraio all’ostello per i poveri “Don Luigi Di Liegro”, a Roma.
Per l’occasione, i vescovi europei sono stati invitati ad unirsi al gesto del Papa
visitando un’opera caritativa della propria diocesi. “L’attenzione alla povertà e
all’esclusione – ha affermato don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana
– fa parte del dna dei cristiani e delle Chiese. L’anno europeo contro la povertà
dovrebbe provocare la capacità di discernere le sfide che ci stanno di fronte ed alcune
attenzioni da far crescere, tra le quali quella educativa e l’agire per il bene comune”.
C’è bisogno, secondo il sacerdote, di una “ridefinizione di alcuni stili di vita collettiva,
insieme alla consapevolezza del proprio ruolo dei cittadini”. (F.C.)