Riconciliazione, giustizia sociale e dialogo interreligioso al centro dei lavori
del Consiglio del Sinodo per l’Africa
“La riconciliazione continua ad essere una sfida per la Chiesa in Africa”: è quanto
si legge nel comunicato della seconda riunione del Consiglio Speciale per l’Africa
del Sinodo dei Vescovi, tenutosi in questi giorni in Vaticano. La Chiesa, afferma
la nota, deve essere “riconciliata in se stessa per diventare credibile nella sua
predicazione e nella sua azione sociale”. Il segretario generale del Sinodo dei Vescovi,
mons. Nikola Eterović, ha introdotto i lavori soffermandosi su alcuni temi rilevanti
per la vita della Chiesa in Africa, dalla pace alla giustizia, dalla salvaguardia
della creazione alla desertificazione delle aree coltivabili. Si è inoltre sottolineato
che la teologia non va trasformata in politica, “portando piuttosto la teologia direttamente
nel ministero pastorale concreto”.
Nel dialogo interreligioso, si legge ancora
nel comunicato, i presenti all’assise “hanno affermato che si sta cercando di stabilire
vincoli di intesa e collaborazione, soprattutto con l’islam” la religione più diffusa
del Continente. E’ stato espresso quindi l’auspicio che “i gruppi fondamentalisti
siano sempre più sconfessati ed emarginati dai rappresentanti ufficiali dell’islam”.
Il Consiglio si è impegnato nello studio delle Proposizioni del Sinodo, in vista della
composizione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale. Il testo finale, si è concordato,
dovrà “mantenere un giusto equilibrio tra una prospettiva teologica-spirituale e un
adeguamento alla realtà spirituale e sociale”. La prossima riunione del Consiglio
si terrà il 27 e 28 aprile prossimi.