Haiti: non si scava più sotto le macerie. L'Unicef: scomparsi 15 bambini
A dieci giorni dalla prima distruttiva scossa di terremoto, le Nazioni Unite hanno
deciso la sospensione delle attività di ricerca di sopravvissuti sotto le macerie,
per concentrarsi sulla distribuzione di aiuti alla popolazione. E intanto ieri il
Ministro degli Interni di Port au Prince ha aggiornato a 111mila il numero delle vittime.
Monica Uriel: Ad Haiti alla
disperazione per il terremoto si aggiunge un nuovo dramma. Secondo l’Unicef, 15 bambini
sono scomparsi da diversi ospedali. Per la sezione italiana dell’organizzazione, c’è
il rischio di un indegno mercato di piccoli e il governo italiano deve vigilare soprattutto
dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di oggi di individuare una corsia preferenziale
per richieste di adozione di bambini haitiani. Le associazioni ribadiscono che l’adozione
internazione non è una soluzione in un momento di emergenza. Alessandro Guarasci ha
sentito Marco Griffini, presidente di Aibi, associazione Amici dei Bambini:
Tra quanti
aiutano il popolo di Haiti, la Chiesa resta in prima linea. La Chiesa - assicura il
cardinale Paul Josef Cordes, presidente del pontificio Consiglio Cor Unum - resterà
accanto al popolo di Haiti anche quando il terremoto non farà più notizia e “nessuno
correrà più per prestare aiuto”. Ascoltiamo Carluccio Giannini della Caritas spagnola,
intervistato da Amedeo Lomonaco: