2010-01-22 15:09:29

Previsioni errate sullo scioglimento dei ghiacciai dell'Himalaya


Ha fatto marcia indietro l’Ipcc, l’organismo intergovernativo dell’Onu incaricato di studiare i cambiamenti climatici. In un comunicato diffuso il 20 gennaio, il panel internazionale di scienziati vincitore del premio Nobel per la pace nel 2007, si è scusato per un errore di valutazione sulla progressione dello scioglimento dei ghiacciai in Himalaya e sulla data indicata per la scomparsa totale dei ghiacci sul “tetto del mondo”. La previsione, contenuta in un paragrafo del rapporto pubblicato nel 2007, dava per certo lo scioglimento delle masse glaciali nel 2035. Ora l’Ipcc corre ai ripari e a breve pubblicherà un nuovo studio che indicherà date diverse. In effetti, diversi studi confermano che i ghiacciai himalayani stanno perdendo massa, ma non al ritmo sostenuto nel rapporto dell’Ipcc, che alcuni mesi fa era già finito sui giornali di tutto il mondo per lo scandalo dei dati “gonfiati” sul global warming. È sicuramente fuori dubbio che il pianeta stia attraversando una fase di riscaldamento globale, ma le stime sul suo andamento sono contrastanti. In base ai modelli attuali, dall’inizio dell’era industriale ad oggi l’immissione nell’atmosfera di anidride carbonica avrebbe dovuto provocare un aumento della temperatura ben più elevato di quello effettivamente registrato. Questo almeno sostiene uno studio che sarà prossimamente pubblicato dal Journal of Climate, rivista dell’American Meteorological Society. Secondo gli autori della ricerca, la Terra sarebbe meno sensibile all’aumento dei gas serra di quanto ipotizzato. Inoltre, la riflessione dei raggi solari dovuta al pulviscolo atmosferico starebbe facendo diminuire il riscaldamento. Allo stato attuale degli studi, quindi, il fenomeno del global warming è ancora poco conosciuto. Gli scienziati sono consapevoli che occorre intervenire, ma non sanno ancora in che misura. Intanto l’Ipcc invita gli scettici sui cambiamenti climatici a non strumentalizzare la vicenda dei suoi errori sui ghiacciai dell’Himalaya. (F.C.)







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