Presto in Italia una nuova Legge su abusi sessuali ai minori
Ci sono voluti oltre due anni dalla firma: è arrivato il sì della Camera dei Deputati
alla ratifica della Convenzione europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento
e l'abuso sessuale, siglata a Lanzarote il 25 ottobre 2007. Il provvedimento approvato
con 503 voti a favore e nessun contrario, passa ora all’esame del Senato. Tra le novità
del testo l’introduzione dei reati di adescamento di minorenni anche attraverso Internet
e di pedofilia e pedopornografia, ovvero di istigazione, anche sul web, a commettere
delitti a sfondo sessuale a danno di minorenni. La nuova legge permetterà di perseguire
con efficacia chi si macchia di un delitto tra i più odiosi come la pedofilia, senza
imporre misure cautelative particolari sulla rete che possano ledere i diritti dei
navigatori. Sarà punito con la reclusione da 6 a 12 anni e con la multa da 15 mila
a 150 mila euro chi recluta o induce alla prostituzione un minore; chi favorisce,
sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di un minore. Sarà punito
con il carcere da 6 mesi a 4 anni e con la multa da 1.500 a 6 mila euro chi compie
atti sessuali con un minore tra i 14 e i 18 anni, in cambio di denaro o altra utilità,
anche solo promessi. Se il minore non ha ancora compiuto i 16 anni, la pena è aumentata
da un terzo alla metà. In caso di prostituzione minorile sarà escluso il patteggiamento,
ma chi collaborerà con le autorità di polizia o giudiziare avrà diminuita la pena
da un terzo fino alla metà. La condanna comporta in ogni caso l'interdizione perpetua
da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché in istituzioni o
strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori. Ulteriori aggravanti
sono previste per chi compie atti sessuali con minori verso i quali ha una posizione
di autorità o d’influenza. In tema di pedofilia e pedopornografia culturale, la nuova
legge punirà con la reclusione da 3 a 5 anni chi, con qualsiasi mezzo, anche telematico,
e con qualsiasi forma di espressione, pubblicamente istiga a commettere reati di prostituzione
minorile, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedo-pornografico, di
violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione. Stessa pena a chi pubblicamente
fa l'apologia di questi delitti. Per quanto attiene l’adescamento di minori - ovvero
qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe
o minacce anche tramite Internet o altri mezzi di comunicazione - la pena sarà il
carcere da 1 a 3 anni. (A cura di Roberta Gisotti)