2010-01-21 14:48:08

Il viaggio di Maria Voce in Asia: l'incontro con i buddisti della Rissho Kosei-kai


Prosegue nel continente asiatico il viaggio della presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce. Corea, Giappone, Filippine e Thailandia le tappe previste per incontrare le comunità locali del Movimento, ma anche per proseguire il dialogo interreligioso avviato in Asia, in particolare con i buddisti. Di rilievo l’incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Tokyo, in Giappone, dove Maria Voce ha parlato a oltre 3000 appartenenti all’associazione di rinnovamento buddista Rissho Kosei-kai. Già in precedenza, nel 1981, Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, aveva potuto comunicare la sua esperienza spirituale a migliaia di membri della Rissho Kosei-kai. Ma quali punti in comune tra la sua vita cristiana e la Rissho Kosei-kai, l’avevano portata lì e quale fu la reazione dei buddisti? Adriana Masotti lo ha chiesto a Christina Lee, co-responsabile del Centro per il dialogo interreligioso del Movimento dei Focolari:RealAudioMP3

R. – Chiara Lubich e Nikkyo Niwano si erano incontrati due anni prima, nel 1979, a Roma. Il carisma di Chiara, la spiritualità del Movimento dei Focolari punta soprattutto all’unità, a portare un contributo alla preghiera di Gesù “che tutti siano uno”. Nikkyo Niwano, un buddista convinto che tutti gli uomini siano chiamati a salire sull’Unico Veicolo – questa è un’espressione buddista cioè, chiamati ad un’unica verità, che tutti siamo corpi diversi, ma un unico cuore -, lui ha trovato in Chiara una risonanza particolare, si sono trovati subito in sintonia. Allora, da lì è nata una stima reciproca molto profonda e quando Chiara è venuta a Tokyo, due anni dopo, è stata invitata al loro centro. Un’altra cosa interessante è che questi buddisti vogliono vivere il buddismo nella società giapponese di oggi, e che sottolineano molto la volontà di vivere la compassione. Quindi, siccome la nostra spiritualità è centrata sull’amore evangelico, anche in questo ci siamo trovati molto vicini, soprattutto nell’esperienza di vivere l’amore, la compassione nella vita di ogni giorno.

 
D. – Nacque da allora una forte amicizia tra il Movimento dei Focolari e la Rissho Kosei-kai, che con gli anni si è approfondita. Quali le conseguenze di questo rapporto e in che modo si concretizza oggi la collaborazione tra queste due realtà?

 
R. – Quello che è scaturito da questi 30 anni forse lo esprime bene un messaggio che l’attuale presidente, Nichiko Niwano, aveva inviato in occasione di un anniversario del Movimento dei Focolari; nel messaggio è detto più o meno così: “Ovunque siamo andati, ci siamo trovati accolti come in una famiglia. Quando vedo il sorriso dei Focolarini, che riscalda il cuore, ricordo il sorriso dei membri della Rissho Kosei-kai che fa sentire subito fratelli e sorelle. E’ un legame, quindi, che non può interrompersi, ma che dev’essere eterno”: ha usato proprio questa espressione. Mi torna alla mente un’espressione di Giovanni Paolo II ad Assisi,– non ricordo le parole esatte - che davanti alle personalità di varie Chiese cristiane e anche di varie religioni diceva: “Questo è un pellegrinaggio che facciamo insieme, camminiamo insieme, accompagnandoci gli uni gli altri, verso la meta che Dio ha stabilito”. Questo mi sembra che sia veramente il dialogo che stiamo vivendo, anzi più che un dialogo loro – i nostri buddisti – sentono di diventare sempre più una famiglia nella quale c’è tanta fiducia reciproca, tanto amore reciproco e mi viene di pensare: veramente ci accompagniamo, in questo pellegrinaggio, verso l’Amore, verso Dio.

 
D. – Nei giorni scorsi c’è stata in Giappone la visita dell’attuale presidente dei Focolari, Maria Voce, che nel suo intervento di fronte a oltre 3000 membri della Rissho Kosei-kai ha guardato al futuro, a come proseguire nel comune impegno. Qual è la linea indicata da Maria Voce?

 
R. – Non è che c’è una linea nuova: è stato un momento che ha confermato e rinnovato tutto quello che avevamo vissuto nei precedenti 30 anni: una promessa reciproca, quasi un patto reciproco di andare avanti, più uniti. Anche il presidente della Rissho Kosei-kai ha detto: “Voi che avete l’amore, l’unità come punto centrale della vostra spiritualità, e noi buddisti che abbiamo questa compassione e poi il concetto dell’Unico Veicolo, se ci mettiamo insieme sarà un grande contributo per il mondo intero.

 
D. – In un mondo in cui le differenze vengono esasperate, in cui sembra prevalere lo scontro tra culture, religioni, idee politiche diverse, cosa può dire alla Chiesa e al mondo, questa esperienza di dialogo e di amicizia fra culture e religioni così diverse come lo sono il cristianesimo e il buddismo?

 
R. – Direi che è proprio una grande speranza, una grande fiducia in quello che può nascere, soprattutto se, da parte di noi cristiani, mettiamo l’amore evangelico come base in tutte le attività, in ogni forma di dialogo e di collaborazione che abbiamo. Quindi è qualcosa che può dare coraggio e speranza a tutto il mondo e dimostrare che le differenze tra le religioni, se affrontate con l’amore, possono diventare invece una potenza, una grande opportunità.







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