2010-01-21 12:00:21

Il Papa nomina una laica nuovo sottosegretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace


Il Papa ha nominato sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace la dott.ssa Flaminia Giovanelli, finora aiutante di Studio nel dicastero. La dott. Giovanelli è nata a Roma il 24 maggio 1948: ha ottenuto la laurea in Scienze politiche all’Università romana della Sapienza e i diplomi in Scienze religiose alla Pontificia Università Gregoriana e in Biblioteconomia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana. Lavora a Giustizia e Pace dal 1974. Conosce e parla correttamente francese, spagnolo e inglese. E’ esperta sulle politiche di sviluppo e del lavoro dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro, del Consiglio d’Europa, dell’Unione Europea dell’ECOSOC e dell’Economic Commission for Europe delle Nazioni Unite; punto di contatto del dicastero con le Conferenze Episcopali europee, le Commissioni Episcopali sociali, le Commissioni nazionali “Giustizia e Pace” d’Europa e la Comece (Commissioni degli Episcopati della Comunità Europea). Dal 2006 è membro del Joint Working Group tra Chiesa cattolica e il Consiglio Ecumenico delle Chiese. “La dottoressa Giovanelli – ricorda un comunicato di Giustizia e Pace - è la prima donna a ricoprire l’ufficio di sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Prima di lei la laica australiana Rosemary Goldie aveva ricoperto, dal 1966 al 1976, lo stesso incarico nel Pontificio Consiglio per i Laici. Una religiosa, suor Rosanna Enrica delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è l’attuale sotto-segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. La nomina della dottoressa Giovanelli conferma la grande fiducia riposta dalla Chiesa e dal Santo Padre Benedetto XVI nella donna. Già il venerabile Papa Giovanni Paolo II aveva sottolineato la necessità di una «partecipazione più ampia e significativa delle donne nella vita della Chiesa e nello sviluppo della società» (Esortazione apostolica Christifideles laici, 2)”. Sergio Centofanti ha chiesto alla dott.ssa Flaminia Giovanelli come abbia accolto questa importante nomina:RealAudioMP3

R. – Ovviamente con gioia, con gratitudine soprattutto verso il Santo Padre e verso tutti i miei superiori passati ed attuali, e poi certamente – man mano che prendo più coscienza – con un minimo di trepidazione.

 
D. – Lei è l’unica laica che occupa un ruolo del genere in Vaticano: sta crescendo, dunque, il ruolo della donna nella Chiesa...

 
R. – Sta crescendo, forse, in modo visibile potrei dire, ma c’è sempre stato e chiunque conosca la vita della Chiesa e i meccanismi anche istituzionali sa che la donna ha sempre avuto un ruolo molto importante. Ora cresce in modo visibile, direi.

 
D. – Qual è la sua esperienza al dicastero?

 
R. – E’ un’esperienza molto ricca e molto molto soddisfacente, nel senso che anche da giovane, da ragazza non avrei mai pensato di poter avere tanta soddisfazione nel lavoro ... ed un lavoro che è più di un lavoro, più di una attività lavorativa: è diventata una specie di vocazione. Questo lo dico spesso ai gruppi che vengono qui a visitarci, molto numerosi, ed anche ai miei giovani colleghi: io non credo che ci sia un lavoro altrettanto appassionante come quello che abbiamo qui, in cui abbiamo veramente il polso delle gioie e delle sofferenze di tutto il mondo, minuto per minuto. E’ veramente una ricchezza enorme quella che si può avere da questo punto di osservazione.

 
D. – Siamo all’inizio del nuovo anno: quali le sfide della Chiesa per la pace e per la giustizia nel mondo?

 
R. – Devo dire che se c’è una cosa che mi sta particolarmente a cuore è il grande problema che vivono i cristiani in Medio Oriente, in Terra Santa ed anche in Oriente: è la questione della libertà religiosa, un tema importantissimo, soprattutto perché – come diceva Papa Giovanni Paolo II – il rispetto per la libertà religiosa è veramente la cartina di tornasole per quelli che sono i regimi e i governi nel mondo. E poi certamente siamo di fronte alle catastrofi e alle sofferenze di tutti i giorni, pensiamo in questo periodo al popolo di Haiti. C’è poi anche la sfida dell’ecumenismo - nella quale sono in parte implicata - e che è molto, molto importante ai nostri occhi.

 
D. – Quali saranno le prossime iniziative del dicastero?

 
R. – Presumibilmente saranno delle iniziative che punteranno all’approfondimento e alla diffusione soprattutto della Caritas in Veritate, che sarà la nostra guida quest'anno così come negli anni futuri.







All the contents on this site are copyrighted ©.