2010-01-20 15:52:30

Le iniziative dei gesuiti italiani per il IV centenario della morte di padre Matteo Ricci


In occasione del quarto centenario della morte di padre Matteo Ricci (1552 – 1610), i gesuiti italiani vogliono ricordare, con una serie di eventi presentati oggi presso la Sala Marconi della nostra emittente, la figura del missionario di Macerata che contribuì all’evangelizzazione della Cina in un momento storico in cui l’impero del Sol Levante era difficilmente accessibile al mondo occidentale. Si avvicinò ai fratelli cinesi con discrezione e profondo rispetto, imparando a conoscerne e ad amarne la lingua, la cultura e le tradizioni. La sua è ancora oggi una testimonianza di come si possano servire Cristo e la Chiesa in ogni contesto sociale, culturale e religioso, nella ricerca comune del Bene e della Verità. L’anno ricciano coincide con il 470° anniversario della fondazione della Compagnia di Gesù e la concomitanza dei due eventi ha spinto la Provincia d’Italia della Compagnia ad organizzare una serie di iniziative. La prima si terrà sabato 23 gennaio, presso il Centro Culturale San Fedele di Milano: il convegno Dell’Amicizia – titolo della prima opera in cinese scritta da Ricci – che prevede una tavola rotonda sul suo stile missionario, una mostra, un concerto e la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata. Proprio nella città natale del padre gesuita si terrà, dal 31 marzo al 4 aprile, un pellegrinaggio con l’intento di avvicinare i giovani alla sua figura. Stesso scopo avrà, dal 7 al 22 agosto, il campo missionario in Cina. Nel maggio 2010, a Roma, sarà possibile visitare la Chiesa e la Casa del Gesù, che racchiude le origini della Compagnia e che ospitò Matteo Ricci negli ultimi anni della sua vita. Le celebrazioni prevedono anche un Convegno a Napoli organizzato dal Jesuit Social Network e l’inaugurazione, entro la fine del 2010, del nuovo liceo di Scutari, Albania, Paese in cui i gesuiti svolgono un’importante opera di formazione dal 1989. (A cura di Claudio Cavallaro)







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