2010-01-19 15:40:27

Rientrato nelle Filippine padre Sinnott, rapito lo scorso ottobre e liberato dopo un mese


Dopo due mesi di riposo in Irlanda padre Michael Sinnott è ritornato venerdì scorso nelle Filippine. Ad accoglierlo a Manila - riferisce l'agenzia AsiaNews - i confratelli e il superiore padre Patrick O’Donoghue.  “Sono felice di essere tornato e spero di poter continuare il mio lavoro a Pagadian”, ha detto l’ottantenne missionario colombano, rapito lo scorso 11 ottobre, nella sua casa di Pagadian (Zamboanga), da un commando di sette uomini armati. Per sfuggire all’esercito filippino i rapitori hanno costretto padre Sinnott, anziano e malato di cuore, a vagare per un mese nella giungla della provincia di Lanao del Norte, distante 150 km da Zamboanga. Dopo 31 giorni di prigionia il missionario è stato rilasciato lo scorso 12 novembre, grazie all’intervento congiunto di Polizia, Esercito e militanti del movimento ribelle Moro Islamic Liberation (Milf). Durante il sequestro cristiani e musulmani di Zamboanga hanno promosso numerose Veglie di preghiera per chiedere ai rapitori la sua liberazione. “Il giorno del mio rilascio sono rimasto impressionato di vedere così tante persone pregare per me – ha raccontato padre Sinnott – ringrazio tutti i filippini dal profondo del cuore”.  Negli ultimi anni 13 missionari stranieri sono stati rapiti o uccisi nel Paese asiatico. (R.G.)







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