La Chiesa di Haiti conta le vittime del terribile sisma del 12 gennaio scorso, tra
il personale religioso, studenti e dipendenti delle proprie strutture.Bilancio
ancora provvisorio. “E’ l'ora delle lacrime, dappertutto è desolazione, e i Monfortani
non sono risparmiati”, scrive padre Maurice, dall’isola caraibica. Qui la Compagnia
di Maria opera dal 1871 con una dozzina di comunità, guidate da una cinquantina di
sacerdoti, cui si aggiungono una ventina di studenti. E proprio tra i seminaristi
si contano 10 morti, tra quanti avevano partecipato ad una conferenza all'Istituto
di studi Cifor, crollato sul pulmino nel quale si trovavano gli allievi; rinvenuto
morto anche padre Jean Baptiste, che mancava all'appello nella casa d’accoglienza
a Baussan. Altre tre suore monfortane, della Congregazione delle Figlie della Sapienza,
sono pure decedute nella casa d’accoglienza a Carrefour e per altre tre consorelle
ancora si scava tra le macerie, con pochissime speranze di trovarle in vita. Buone
notizie dai Redentoristi, presenti sull’isola dal 1984: nessuno fra di loro è perito
nel terremoto, mentre si segnala un ferito, oltre il crollo della Chiesa di S. Gerardo,
eretta nel 1929 a Port au Prince e così anche della parte nuova della casa degli studenti,
rimasti senza alloggio. Notizie luttuose dai Salesiani: sono stati sepolti ieri due
studenti, schiacciati nel crollo dell’’Istituto San Francesco di Sales, a Fleuriot-Tabarre,
e ben altri 200 insieme ad alcuni dipendenti laici sono da ritenersi morti, sotto
le macerie dell’Opera San Giovanni Bosco e l’Opera delle piccole scuole di padre Bonhem,
nella capitale. Una suora ferita tra le Figlie di Maria Ausiliatrice, arrivate ad
Haiti nel 1935. Fortunatamente tutti incolumi, nella Famiglia Domenicana, nell’isola
caraibica da 50 anni, salvo una Sorella della Carità rimasta ferita nel crollo di
una delle loro due case. Vivi ma feriti i tre Chierici di San Viatore, dispersi nella
loro casa a Gran Goave, dove è rimasta invece uccisa l'incaricata della reception.
Chierici arrivati ad Haiti nel 1965 per sostituire i Gesuiti, espulsi dal presidente
Duvalier l'anno precedente. Illesi infine tutti i Fratelli delle Scuole cristiane,
e cosi anche risparmiate dalla devastazione del terremoto le loro strutture educative
e formative, distribuite tra l'Ile de la Tortua, Port de Paix e Port au Prince. (A
cura di Roberta Gisotti)