Minacce di morte a mons. Cantafora, vescovo di Lamezia Terme
Allarme e costernazione in Calabria dopo che una lettera anonima contenente minacce
di morte è stata recapitata al vescovo di Lamezia Terme mons. Luigi Antonio Cantafora,
di 66 anni. L’episodio risale al 20 dicembre scorso, quando tra i biglietti di auguri
natalizi è stata trovata una busta contenente una foto del presule e il disegno di
una bara con su scritto ''Amen''. La notizia, pubblicata ieri dal quotidiano Calabria
Ora, è stata confermata dalla Curia di Lamezia Terme. “In riferimento alle notizie
riguardanti le minacce al Vescovo non diffuse da questa Curia diocesana – è scritto
in una nota del vicario della Diocesi mons. Pasquale Luzzo – si conferma che nei giorni
precedenti al Natale è pervenuta allo stesso una missiva anonima di minaccia. Ci si
affida al lavoro delle competenti autorità inquirenti, mirato alla conoscenza della
natura e della provenienza dell'atto in questione, inaccettabile e inaspettato”. “Sentiamo
viva nel nostro cammino - conclude mons. Luzzo - la vicinanza del presbiterio diocesano,
delle comunità religiose e dei fedeli laici, pronti a rispondere generosamente alle
sfide del nostro territorio, con la forza rigeneratrice del Vangelo”. Sulla vicenda
ha aperto un'inchiesta la Procura della Repubblica di Lamezia Terme che ha informato
anche la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro. (M.G.)