Vietnam: le autorità negano l’attacco ai parrocchiani di Dong Chiem
Il vicepresidente del Comitato del popolo di My Duc, Nguyen Van Hau, ha negato alla
ufficiale agenzia Vna che “le autorità locali abbiano attaccato i fedeli”. Hau ha
dato una sua ricostruzione della vicenda, affermando che la croce fatta saltare con
l’esplosivo era stata “illegalmente eretta” sulla collina detta Nui Tho. “La costruzione
viola la legge sulla terra” e la collina, a suo dire, non sorge nel terreno della
parrocchia, ma è del Comitato del popolo di An Phu. “La costruzione della croce senza
il permesso delle autorità responsabili - infine – costituisce una violazione dell'ordinanza
sulle credenze e la religione”. Nella ricostruzione del funzionario, “le autorità
locali hanno tentato di risolvere la questione con una serie di colloqui con la parrocchia
da marzo a dicembre, ma non hanno trovato cooperazione”. In risposta alle affermazioni
delle autorità, padre John Le Trong Cung, vicecancelliere dell’arcivescovado di Hanoi,
ha riaffermato che “la collina è sempre stata della parrocchia, fin dalla sua creazione,
più di cento anni fa”. “Il crocefisso - ha aggiunto il parroco, padre Nguyen Van Huu
– è lì da anni. L’anno scorso lo abbiamo solo consolidato, ma era già lì”. Molto significativo,
nella vicenda, - sottolinea l'agenzia AsiaNews - anche quanto scritto dal capo del
Partito comunista di Dong Chiem, Lieu, che ha confermato l’attacco ai parrocchiani
ed espresso il suo disaccordo sulla distruzione della croce. (R.P.)