Mongolia: proposta per abolire la pena di morte. Il consenso della Chiesa
Una moratoria permanente sulla pena di morte. Lo ha deciso la Mongolia, con un decreto
presidenziale, come riporta l’Agenzia Misna. Il presidente del Paese dell’Asia centrale,
Tsakhia Elbegdorij, ha annunciato la sua decisione al Parlamento ed ha chiesto di
approvare entro l’anno una norma per abolire definitivamente la pena capitale e sostituirla
con una pena fino a 30 anni di carcere. Si tratta senza dubbio di una novità per la
Mongolia, dove il numero dei condannati a morte è protetto dal segreto di Stato e
non vi sono dati ufficiali in materia. Secondo Amnesty International, che ha commentato
positivamente la decisione, almeno una persona è stata giustiziata nel 2008 e nove
potrebbero subire la stessa sorte. “La maggior parte dei Paesi del mondo – ha dichiarato
Elbegdorij – ha stabilito di abolire la pena capitale. Dovremmo seguire questo esempio
e cancellare dal codice penale una punizione che umilia la dignità umana”. “Siamo
ben felici di questa moratoria e accoglieremo con gioia l’eventuale abolizione della
pena di morte. Sosteniamo ogni provvedimento che va in direzione del rispetto e della
tutela della vita. Cercheremo la collaborazione delle altre Chiese cristiane presenti
in Mongolia per sostenere questa proposta”, ha commentato in un colloquio con l’agenzia
Fides padre Ernesto Viscardi, Missionario della Consolata e vice-Prefetto Apostolico
di Ulaan Bataar. (F.C.)