El Salvador: la Chiesa invita lo Stato a chiedere perdono per i crimini della guerra
civile
Nell'anniversario della firma degli accordi di pace che posero fine alla guerra civile
nel Paese, l'arcivescovo di San Salvador mons. José Luis Escobar Alas, ha definito
“positivo” tutto quello che è stato fatto durante questo tempo, “con tutti gli errori
e tutte le difficoltà che devono essere superate”, e ha esortato a proseguire il cammino
della riconciliazione. La Chiesa cattolica, che ha sofferto la repressione degli "squadroni
della morte" in quegli anni, è dell'opinione che lo Stato salvadoregno presenti la
sua richiesta di perdono, anche se si tratta di una questione molto delicata. "Valutiamo
in forma positiva tutti questi atti di richiesta di scuse", ha detto mons. José Luis
Escobar. Secondo l'arcivescovo, “un atto pubblico di espiazione nazionale è una cosa
buona”, allo stesso tempo “tutti coloro che sono stati coinvolti nella guerra dovrebbero
chiedere scusa.” Pochi giorni fa - riferisce l'agenzia Fides - l’arcivescovo aveva
ripreso le parole di Benedetto XVI all’Angelus del 1° gennaio, quando chiese a tutti
i gruppi armati di “abbandonare il cammino della violenza”, riferendole alla situazione
nazionale: “Considerando i 4.365 omicidi che abbiamo avuto nel 2009 nel nostro paese,
le parole del Papa hanno una risonanza particolarmente forte per noi. E sono particolarmente
valide per coloro che, purtroppo, sono coinvolti in situazioni di violenza.” Quest’anno
si celebra il 18° anniversario della firma degli accordi di pace. Sotto la mediazione
delle Nazioni Unite, il 16 gennaio 1992, l'allora Presidente Alfredo Cristiani ed
i ribelli di sinistra del Fronte Farabundo Martí para la Liberación Nacional (Fmln),
firmarono la pace dopo 12 anni di scontri che hanno causato oltre 75.000 morti e più
di 7.000 dispersi. Nel contesto della guerra civile (1980-1992), le agenzie umanitarie
hanno attribuito migliaia di crimini per motivazioni politiche ai militari e alle
tre forze di sicurezza. Questi gruppi, alla fine del conflitto, sono stati dichiarati
illegittimi per le molteplici violazioni dei diritti umani commesse. Sabato prossimo,
per celebrare l'anniversario dell'accordo di pace, il Presidente Funes parteciperà
ad un atto ufficiale con i firmatari dell'accordo storico, e pronuncerà un discorso
alla nazione. Per questa circostanza, mons. Escobar ha chiesto al Presidente di promuovere
la firma del “Acuerdo Nacional”, un piano a livello nazionale che garantisca l’interesse
del Paese al di sopra degli interessi di partito. (R.P.)